Vi stuzzica l’idea di un aperitivo al museo? Ecco le tre dritte di Tag43 per assaggiare specialità regionali, facendo tappa in altrettante mete legate all’arte. Da Milano a Venezia fino a Napoli. Dove, prima o dopo un calice, poter visitare mostre, saloni regali o chiese sotterranee.
Alla Fondazione Prada un cocktail nelle atmosfere pensate da Wes Anderson
La Fondazione Prada è ormai diventata da qualche anno uno dei place to be di Milano. Il complesso progettato dall’olandese Rem Koolhaas, in cui ex fabbriche convivono con strutture moderne come la Torre il Cinema e il Podium, ospita una collezione permanente con nomi del panorama internazionale, che vanno dall’astrattista Carla Accardi al narratore ironico dell’”american way of life” Jeff Koons, al britannico Damien Hirst. Fino al 25 settembre poi è in programma la mostra antologica della statunitense Dara Birnbaum. Dopo una visita non può mancare un passaggio al Bar Luce, ideato dal regista americano Wes Anderson sul modello di un tipico bar italiano degli Anni 60 e 70. Al caffè, che si trova all’inizio del percorso museale, si può consumare indipendentemente dall’accesso alla Fondazione. Flipper, jukebox con dischi d’epoca, tavolini e sedie in formica, rivestimenti in legno alle pareti sono la cornice in cui assaggiare sandwich, torte, cocktail o aperitivi. Chiuso il martedì (www.fondazioneprada.org).

Un aperitivo immersi nell’arte e nella magia di Piazza San Marco
Hanno un affaccio fra i più belli del mondo, piazza San Marco a Venezia. Parliamo del Museo Correr e del suo caffè a ingresso libero, diventato uno dei salotti più gettonati nel cuore della Serenissima. Il locale, arredato in stile impero, si trova al primo piano del Palazzo Reale, con grottesche alle pareti in sintonia con il resto della struttura. La caffetteria oltre a piatti caldi e freddi propone una linea snack che celebra i grandi artisti veneti Tintoretto, Tiziano e Veronese. Non mancano vini locali o birre. L’aperitivo può essere l’occasione per visitare il Correr. Il museo propone diversi percorsi, a cominciare dalle sale abitate dall’imperatrice Sissi durante le sue visite in città, per continuare con gli appartamenti privati utilizzati fino al 1920 da tre case regnanti, Bonaparte, Asburgo e Savoia. Le Procuratie Nuove ospitano invece le testimonianze della civiltà e cultura veneziane. Al secondo piano si snoda la Quadreria con pezzi di arte veneta fino al Cinquecento, mentre nelle sale neoclassiche, di nuovo al primo piano, sono esposte sculture di Canova. Fino al 29 ottobre il Museo presenta la mostra Carla Accardi. Gli Anni 70: i lenzuoli, con una selezione di lavori realizzati dall’artista romana, al centro della pittura non figurativa italiana nel XX secolo (correr.visitmuve.it).

Il mistero della Napoli sotterranea
Che dire invece di un aperitivo nel cuore di Napoli, o meglio sotto il cuore di Napoli? È possibile visitando le Catacombe di San Gennaro, nel rione Sanità. La visita serale inizia con un assaggio di taralli caldi, tipici della cucina campana. Naturalmente le ciambelle croccanti sono accompagnate da birra, sempre artigianale. E poi via, sotto la città, in un complesso sotterraneo che si articola su due livelli non sovrapposti. Quello inferiore ospita le spoglie del primo patrono Sant’Agrippino e una basilica a navata unica, quello superiore accoglie i resti di San Gennaro e una basilica a tre navate, diventata presto meta di pellegrinaggio. Per la visita con aperitivo, da fine mese, su prenotazione nel weekend (catacombedinapoli.it).