Figurano proposte per tutti i gusti, nella stagione espositiva dedicata alla fotografia. Dai servizi della Morath, prima donna della Magnum, ai lavori di Mimmo Jodice, passando per la carriera dell’americano Elliott Erwitt, i ritratti dell’inglese Lee Jeffries e il fascino di una Roma deserta durante il lockdown del 2020. Da Venezia a Napoli, Tag43 ha scelto le destinazioni che scommettono sugli appuntamenti più accattivanti.
Inge Morath, prima donna della mitica agenzia Magnum Photos
Spesso viene ricordata solo per essersi sposata con Arthur Miller dopo Marilyn. Ma la figura di Inge Morath, prima fotografa a far parte della mitica agenzia Magnum Photos negli Anni 50, ha molto più spessore. Giornalista, poliglotta, autrice di reportage realizzati da tutto il mondo, l’austriaca debutta a Venezia, come racconta la rassegna allestita proprio nella Serenissima, a Museo di Palazzo Grimani. In laguna la Morath arriva nel ’51 in luna di miele con il primo marito Lionel Burch e, complici il maltempo e la conoscenza con il grande Robert Capa, gli scatti italiani segnano l’avvio della sua carriera. Proprio gli esordi sono illustrati, accanto a molte altre opere, da una sezione che per il nostro Paese è completamente inedita. Fino al 4 giugno. ingemorathexhibition.com

Ad Abano Terme per ripercorrere 60 anni di Elliott Erwitt
Con Vintage, Villa Bassi di Abano Terme inaugura la stagione culturale, proponendo oltre 150 pezzi di Elliott Erwitt, che ripercorrono 60 anni di attività a dir poco straordinaria. Lo statunitense, noto in tutto in mondo per le campagne pubblicitarie e per quelle documentarie, è fra i più grandi fotografi viventi. E le immagini esposte nella località termale, nel museo che è diventato un polo di riferimento nella vita cittadina, lo omaggiano attraverso temi come l’integrazione razziale in America, i cambiamenti della società oltreoceano, l’attenzione per i bambini e gli animali, i cani su tutti. In uno spaccato del secolo scorso, con un occhio di riguardo al costume, che dialoga con le sale affrescate. Fino all’11 giugno. www.museovillabassiabano.it

Lee Jeffries, a Milano il fotografo degli emarginati
Dà voce agli ultimi e agli emarginati. E sui suoi lavori ha scommesso il Museo Diocesano di Milano che presenta 50 scatti in bianco e nero di Lee Jeffries, inglese che cattura i volti dei suoi soggetti per le strade di città e metropoli sia nel Vecchio Continente sia negli Stati Uniti. Soli, emarginati, ai limiti della società, i suoi uomini e le sue donne sono ritratti in maniera frontale, da un punto di vista ravvicinato, in composizioni con un forte contrasto chiaroscurale, nelle quali la persona sembra sbalzata da uno sfondo monocromo, quasi a uscire dall’anonimato a cui la condannano le sue condizioni. Si tratta di fotografie che presuppongono un rapporto, e un’empatia rara, fra l’autore e l’individuo scelto. Portraits. L’anima oltre l’immagine. Fino al 16 aprile. chiostrisanteustorgio.it

Lockdown 2020, una Roma spettrale negli scatti di Moreno Maggi
Certo il primo lockdown del 2020 è difficile da dimenticare. Ma una rassegna allestita al Museo del Vittoriano nella capitale, Roma silenziosa bellezza, racconta attraverso immagini di forte impatto emotivo, realizzate da Moreno Maggi, la Città Eterna immersa in un silenzio straniante, senza persone, senza movimento, senza traffico, con le basiliche e i monumenti che svettano ammantandosi appunto di una bellezza inedita. Una Roma, quella rappresentata nella Sala Zanardelli, che si prepara a ospitare nei prossimi anni grandi eventi, che richiederanno nuove infrastrutture, in grado di soddisfare le esigenze del III millennio, ma che dovranno anche rispettare le stratificazioni storiche di un centro che non ha eguali nel mondo. Fino al 28 febbraio. vive.cultura.gov.it/it

A Capodimonte di Napoli due serie di Mimmo Jodice, Eden
A dicembre 2022 ha ricevuto una donazione importante da parte di Mimmo Jodice, il fotografo partenopeo che dagli Anni 60 ha collaborato con i più grandi artisti del panorama internazionale. Parliamo del museo di Capodimonte di Napoli, che ora vanta fra le sue collezioni due serie di Jodice, Eden, metafora della violenza persuasiva che crea falsi bisogni, e Città invisibili, con molte vedute di quartieri campani. A ospitare gli scatti è destinato uno dei 17 edifici che punteggiano il Real Bosco, ossia la palazzina Cattaneo, in fase di restauro per poi proporre anche il laboratorio dell’autore napoletano. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio che vuole fare del Bosco non solo una pinacoteca ma una meta con un’offerta più ampia. capodimonte.cultura.gov.it
