È morto in carcere all’età di 81 anni Theodore Kaczynski, il serial killer americano passato alla storia come Unabomber e condannato all’ergastolo per aver inviato pacchi bomba a numerose persone, tra il 1978 e il 1995, provocando 3 morti e 23 feriti. Kaczynski è stato trovato morto nella sua cella di una prigione federale della Carolina del Nord, dove stava scontando la pena dopo aver trascorso due decenni in un penitenziario di massima sicurezza in Colorado.

Da matematico a eremita, poi la personale battaglia contro la tecnologia
Nato nel 1942 a Chicago, “Ted” Kaczynski a soli 20 anni si era laureato ad Harvard, per poi ottenere un master e un PhD all’università del Michigan. Nel 1967 era già assistant professor di matematica a Berkeley: la sua esperienza nel mondo dell’insegnamento durò solo due anni; poi la decisione di licenziarsi e di vivere da eremita nei boschi del Montana, in un capanno di pochi metri quadri senza elettricità. Da qui iniziò una personale battaglia contro la tecnologia, inviando pacchi bomba. Per Kaczynski l’Fbi coniò il nome in codice Unabomber, acronimo di University and Airline Bomber, perché colpiva nelle Università e aveva cercato di compiere una strage su un aereo in volo.

Il suo “manifesto” fu pubblicato sui principali quotidiani americani
Nel settembre 1995, in piena e giustificata psicosi da Unabomber, Kaczynski costrinse il Washington Post, in collaborazione con il New York Times, a prendere la decisione di pubblicare il suo manifesto di 35 mila parole “La società industriale e il suo futuro”, che sosteneva come la società moderna e la tecnologia stessero portando a un senso di impotenza e di alienazione. Fu proprio la pubblicazione del manifesto a far capire al fratello David e alla cognata Linda che dietro Unabomber potesse esserci Ted: da qui la soffiata all’Fbi, che da anni cercava il serial killer. Nell’aprile del 1996 le autorità lo trovarono nel suo capanno nei boschi di Lincoln, nel Montana, con due bombe già assemblate e tutto il necessario per costruirne altre, insieme all’originale del suo manifesto. Arrestato, fu poi processato e condannato all’ergastolo: Kaczynski evitò la pena di morte dichiarandosi colpevole di tutti i reati di cui era accusato.