Morto Lars Bloch, il Mega Presidente di Fantozzi contro tutti
L'attore e compositore danese naturalizzato italiano è scomparso all'età di 83 anni.
Domenica 27 marzo è morto all’età di 83 anni Lars Bloch, attore e compositore danese naturalizzato italiano, noto per aver interpretato il Mega Presidente Arcangelo nel film Fantozzi contro tutti con protagonista Paolo Villaggio. Nel 2019 era invece scomparso un altro personaggio cult della saga del Ragioniere, Il Megadirettore Galattico, noto anche come Duca Conte Maria Rita Vittorio Balabam, interpretato da Paolo Paoloni.
La carriera di Lars Bloch: da Tinto Brass agli Spaghetti Western
Nato a Hellerup, in Danimarca, il 6 agosto 1938, Lars Bloch arrivò in Italia alla fine degli Anni 50 per intraprendere la carriera cinematografica. Agli inizi della carriera gli vennero assegnati ruoli in film come La bellezza di Ippolita (1962), Diciottenni al sole di Camillo Mastrocinque (1962), Storie sulla sabbia (1963), Le belle famiglie, Il disco volante (1964) di Tinto Brass, Extraconiugale (1964). Bloch recitò anche in molti spaghetti western, come Navajo Joe (1966) di Sergio Corbucci, Un dollaro tra i denti (1967) di Luigi Vanzi, Trinità e Sartana figli di… (1972), Il West ti va stretto, amico… è arrivato Alleluja (1972). Tra gli altri suoi film si ricordano Certo, certissimo, anzi… probabile (1969) di Marcello Fondato e tre pellicole di Joe D’Amato (Eroi all’inferno del 1973, Giubbe rosse del 1975 ed Emanuelle in America del 1977).

Il ruolo del Mega Presidente Arcangelo in Fantozzi contro tutti
La notorietà arrivò però con il personaggio del Mega Presidente Arcangelo in Fantozzi contro tutti del 1980 con la regia di Neri Parenti e dello stesso Villaggio. Sempre diretto da Parenti, Bloch è comparso anche in Fracchia contro Dracula (1985). L’ultima sua apparizione risale al 1998 in Un bugiardo in paradiso (1998) di Enrico Oldoini.
La scena cult della scritta in cielo
In Fantozzi contro tutti è indimenticabile la scena in cui il ragioniere rientrato dalle ferie e per questo di pessimo umore immagina di scrivere nel cielo con un dito la frase “Il Mega Presidente è uno stronzo!”. La frase però compare davvero e il Gran Consiglio dei dieci assenti organizza una perizia calligrafica per scoprire il colpevole tra gli impiegati. Fantozzi viene scoperto e duramente minacciato dai dirigenti e dal Mega Presidente in persona che lo convince a riscrivere la stessa frase ma su se stesso.