È morto questa notte a Parigi l’economista francese Jean-Paul Fitoussi, aveva 79 anni. Keynesiano, Fitoussi è stato un critico della rigidità nelle politiche di bilancio e di economia monetaria, per gli effetti negativi sulla crescita dell’economia e sui livelli di occupazione. Amava profondamente l’Italia e aveva trascorso lunghi periodi nel nostro Paese.
Fitoussi, nato in Tunisia nel 1942
Jean-Paul Fitoussi era nato il 19 agosto 1942 a La Goulette, cittadina costiera della Tunisia situata a una decina di chilometri dalla capitale Tunisi, di cui costituisce l’avamporto: un’altra figlia celebre di La Goulette è l’attrice italiana Claudia Cardinale, che festeggia il compleanno proprio il 15 aprile.

Fitoussi, contrario ai dogmatismi
Contrario ai dogmatismi dell’economia e attento alle ricadute sociali delle politiche di bilancio, Fitoussi è sempre stato pronto a criticare l’austerità e le eccessive rigidità che hanno caratterizzato la crisi economica che ha fatto seguito al crac della Lehman Brothers.
Fitoussi, la carriera
Numerosi gli incarichi ricoperti da Fitoussi in università e istituti di ricerca internazionali. Docente dal 1982 al 1989 all’istituto di studi politici di Parigi Sciences Po (di cui aveva creato il dipartimento di Economia), ha anche presieduto l’osservatorio francese sulle congiunture economiche (Ofce). Membro del consiglio scientifico dell’Istituto “Francois Mitterrand”, è stato presidente del consiglio scientifico dell’Iep-Institut d’e’tudes politiques di Parigi dal 1997 e a lungo ha fatto parte del Consiglio di analisi economica del Primo ministro francese. Fitoussi ha ricoperto importanti incarichi anche in ambito internazionale. Dal 1990 al 1993 ha contribuito alla creazione e allo sviluppo della Bers, ovvero la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. È inoltre stato membro del Center for Capitalism and Society della Columbia University.

Fitoussi, il rapporto con l’Italia
Fitoussi conosceva e amava l’Italia. Nella prima decade del nuovo millennio, aveva costituito un gruppo di lavoro, presso la Luiss, sulle conseguenze della crisi finanziaria per la crescita e la produttività: oltre a lui includeva anche i Nobel Phelps, Stiglitz e Pissarides. Fitoussi aveva fatto inoltre parte del cda di Telecom Italia e del consiglio di sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo. L’economista, che definiva il periodo trascorso a Firenze, all’Istituto di Studi Europei di Fiesole, «uno dei più belli» della sua vita, negli ultimi mesi aveva avuto un ruolo importante nell’organizzazione del prossimo Festival dell’Economia di Trento.