È morto Daniel Ellsberg, whistleblower dei Pentagon Papers. Aveva 92 anni. Ex analista militare e attivista contro la guerra, nel 1971 aveva fatto trapelare una serie di documenti riservati che descrivevano in dettaglio l’entità del coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam: per questo era stato definito “l’uomo più pericoloso d’America”. «Era un ricercatore della verità e un narratore patriottico della verità, un attivista contro la guerra, un amato marito, padre, nonno e bisnonno, un caro amico per molti e un’ispirazione per innumerevoli altri», ha dichiarato la sua famiglia.

Nel 1971 la pubblicazione del dossier coperto da segreto di Stato
Nato nel 1931 a Chicago e dal 1966 in servizio in Vietnam come assistente del gruppo contrinsurrezionale guidato da Edward Lansdale, passò da sostenitore a oppositore dell’intervento statunitense a causa dei danni arrecati alla popolazione civile. Dall’ottobre 1969, mentre lavorava per il think tank RAND Corporation, Ellsberg cominciò a fotocopiare un dossier di 7 mila pagine coperto da segreto di Stato, che rivelava le strategie del governo americano in merito alla guerra in Vietnam. Nel 1971 consegnò il materiale al New York Times sotto il nome di Pentagon Papers. Dopo tre giorni di scoop a raffica, l’amministrazione Nixon riuscì a fermare il NYT accusando il giornale di spionaggio e il testimone della pubblicazione passò al Washington Post. Alla fine il caso arrivò alla Corte Suprema che, in nome del Primo Emendamento, diede via libera ai media.

La storia dei Pentagon Papers è stata raccontata nel film The Post
Commissionati nel 1967 dal segretario alla Difesa Robert McNamara, i Pentagon Papers permisero di scoprire che varie amministrazioni avevano mentito all’opinione pubblica e al Congresso ordinando l’escalation delle operazioni militari in Vietnam pur nutrendo seri dubbi sulle possibilità di successo. La pubblicazione del materiale portò a numerose manifestazioni di protesta e a una serie di cause legali. Richard Nixon, che nel 1971 era alla Casa Bianca, accusò di tradimento Ellsberg, che fu però assolto. La vicenda della pubblicazione dei Pentagon Papers, è stata raccontata nel 2017 dal film The Post, diretto da Steven Spielberg, con protagonisti Meryl Streep e Tom Hanks e Matthew Rhys nella parte di Ellsberg.