Il musicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all’età di 71 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Il decesso è avvenuto martedì, ma solo adesso è stato reso noto dalla sua agenzia. Nato a Nakano nel 1952, Sakamoto era considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell’Occidente: aveva ricevuto numerosi riconoscimenti in carriera, tra cui il Premio Oscar nel 1988 per la colonna sonora del film L’ultimo imperatore, diretto dal regista italiano Bernardo Bertolucci.
Gli inizi nel jazz e la Yellow Magic Orchestra
Dopo aver studiato pianoforte sin da giovanissimo, durante il liceo Sakamoto aveva fatto parte di alcuni complessi di musica jazz. Frequentò successivamente l’Università delle Arti di Tokyo, laureandosi in composizione, per poi conseguire un titolo post-lauream focalizzato su musica elettronica ed etnica. Nel 1978 l’album d’esordio Thousand Knives, dopo il quale si unì alla Yellow Magic Orchestra, band di pop elettronico che riuscì a ottenere una certa notorietà in Giappone e nel Regno Unito.

Il debutto come attore e Forbidden Colours
Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 1983 divenne co-protagonista, insieme a David Bowie, del film Furyo di cui scrisse anche le musiche: il tema principale, Forbidden Colours, cantato da David Sylvian, rimane ancora oggi il suo brano più famoso.
Il Premio Oscar e le altre colonne sonore realizzate
Successivamente recitò ne L’ultimo imperatore, realizzando con David Byrne e Cong Su la colonna sonora della pellicola: l’anno successivo fu premiato con l’Oscar. Tra le altre sue colonne sonore quelle per l’anime Le ali di Honneamise di Hiroyuki Yamaga (1987), Il tè nel deserto e Piccolo Buddha ancora di Bertolucci (1990 e 1993), Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar (1992), Omicidio in diretta di Brian De Palma (1998) e Revenant di Alejandro González Iñárritu (2015). A Sakamoto fu inoltre affidata l’orchestrazione della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992.

Il 17 gennaio l’ultimo album, intitolato 12
Considerato tra i pionieri della fusione tra musica etnica orientale ed elettronica occidentale, nel corso della carriera Sakamoto ha spaziato tra numerosi generi, con importanti collaborazioni con artisti provenienti da ogni angolo del mondo: da Iggy Pop a Caetano Veloso a Youssou N’Dour. E, a proposito di collaborazioni, per la la casa di produzione SEGA aveva composto il suono di avvio della console Dreamcast. Lo scorso 17 gennaio, nel giorno del suo 71esimo compleanno, aveva pubblicato il dodicesimo album da solista, intitolato 12.