Una giornata dal bilancio pesantissimo: cinque morti sul lavoro in una sola giornata. Cinque persone che hanno perso la vita in ventiquattro ore, nel nostro Paese: tre uomini sono deceduti in Lombardia, di cui uno rimanendo incastrato in un macchinario tessile, il secondo restando schiacciato da un albero, mentre la terza persona è precipitata da un’impalcatura in un cantiere edile. Nelle stesse ore, un altro operaio è morto in Sardegna, cadendo in un compattatore per rifiuti e ancora un quinto ha perso la vita nel Cosenzano, precipitando nel vuoto da un’altezza di 3 metri mentre stava tinteggiando su alcuni ponteggi.

Cinque morti sul lavoro in ventiquattro ore
In una giornata ancora più tragica di quelle precedenti, in cui le morti sul lavoro non si arrestano, dettagli quotidiani dei cinque operai deceduti si aggiungono alla già triste notizia: uno di loro era appena diventato papà, un altro ancora era al suo primo giorno di lavoro nell’azienda in cui è morto. Abdul Ruman, 25enne originario del Bangladesh, al suo primo giorno di lavoro, è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario industriale nei locali dell’azienda tessile Crocolux, a Trezzano sul Naviglio. A Bagolino, in provincia di Brescia, ha invece perso la vita Daniele Salvini (33 anni). Sposato da poco e neo papà, è morto mentre potava alcuni alberi in strada. E’ invece caduto da un’impalcature il 60enne che si trovava nel cantiere edile a Macherio (Monza).
Dalla Lombardia alla Sardegna, il bilancio delle morti sul lavoro
Dopo la Lombardia, dove si sono registrate tre morti sul lavoro, è la volta della Sardegna, dove, all’Ecocentro di Portoscuso, nel Sulcis sardo, un uomo è scivolato in un compattatore di rifiuti, morendo all’istante. I medici del 118 sono intervenuti con un’ambulanza e l’Elisoccorso, senza riuscire a salvargli la vita. A Rende, in provincia di Cosenza, un 62enne impegnato in lavori di tinteggiatura in un’azienda nella zona industriale del Cosenzano è caduto dal ponteggio precipitando nel vuoto da un’altezza di tre metri. È morto all’ospedale di Cosenza poco dopo il ricovero.