Il mondo del calcio piange O Rei Pelé, quello della moda dice addio all’icona punk Vivienne Westwood. Gli ultimi giorni hanno chiuso un 2022 che ha visto la morte di diverse celebrità e personalità di spicco. Sono state più della media o anche solo più del 2021? Forse no, è solo la vicinanza temporale dei vari lutti che sembra toccarci emotivamente di più. Di certo è impossibile dimenticare la scomparsa della regina Elisabetta II, la più longeva sovrana del Regno Unito, o l’assassinio di Shinzo Abe, ex premier del Giappone. E ancora, l’addio a Franco Gatti, Sacheen Littlefeather, Davide Rebellin e tanti altri. Ecco i morti più illustri del 2022 mese per mese, da gennaio fino ai più recenti.
Dalla regina Elisabetta a Piero Angela, i morti più illustri del 2022
Gennaio: David Sassoli e Gaspard Uillel
L’11 gennaio l’Europa e il mondo salutavano un uomo di grande lealtà e professionalità. Moriva infatti David Sassoli, presidente del Parlamento europeo dal 2019, per una grave malattia. Cresciuto a Roma, era noto anche come giornalista e conduttore del Tg1 della sera negli Anni Duemila. Scioccante anche la morte di Gaspard Ulliel, giovane astro nascente del cinema internazionale. L’attore di Moon Knight, serie Marvel su Disney+, è infatti deceduto dopo un incidente sulle Alpi francesi. Fra i morti illustri di gennaio anche Sidney Poitier, Gianni Celati e Calisto Tanzi.

Febbraio: Monica Vitti e Maurizio Zamparini
Febbraio si è aperto invece con la scomparsa di Maurizio Zamparini, storico presidente del Palermo calcio e del Venezia. Friulano di origine e uomo di «sconfinata passione per lo sport» – questo il ricordo della FIGC – ha lanciato campioni come Cavani, Amauri e Dybala. Negli anni si era anche guadagnato la fama di “mangia allenatori” per via dei numerosi esoneri durante la sua gestione. Il 2 febbraio, appena 24 ore dopo, è morta invece Monica Vitti, leggenda del cinema italiano e internazionale. Musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia italiana accanto ad Alberto Sordi, ha recitato in cult come L’avventura e Deserto rosso.

Marzo: Taylor Hawkins dei Foo Fighters e William Hurt
Nel mese di marzo il mondo dello spettacolo ha perso due grandi personalità. Il 12 è morto infatti William Hurt, attore premio Oscar per Il bacio della donna ragno nel 1985. Di recente volto per i Marvel Studios, aveva sempre difeso la sua riservatezza e privacy nonostante una vita sotto i riflettori. Ha perso nel 2022 la sua lunga battaglia contro un cancro a 72 anni. Fra i morti illustri di marzo Stephen Wilhite, inventore delle amate gif, ma soprattutto Taylor Hawkins, compianto batterista dei Foo Fighters. A stroncarlo ad appena 50 anni un arresto cardiaco a Bogotà, dove si trovava per un tour con la band. Toccante il concerto che Dave Grohl e tante star della musica hanno tenuto per lui a Los Angeles.
Aprile: Catherine Spaak e Mino Raiola
Icona di stile per la sua eleganza, Catherine Spaak ci ha lasciato il 17 aprile per un’emorragia cerebrale. Indimenticabile attrice di L’armata Brancaleone di Monicelli e Febbre da cavallo di Steno, ha legato la sua immagine alla musica e ai programmi televisivi. Sua la conduzione, fra gli altri, di Forum e Linea Verde. Impossibile dimenticare poi la fotografa Letizia Battaglia, Jean-Paul Fitoussi e Assunta Almirante. Il 30 aprile infine un altro lutto nel mondo del calcio. Non aveva ancora compiuto 55 anni Mino Raiola, celebre agente delle massime stelle del pallone. Ha lanciato campioni come Donnarumma, Ibrahimovic, Haaland e Balotelli, soltanto per citarne alcuni.

Maggio: Ray Liotta e Andrew Fletcher dei Depeche Mode
Mese nero per lo spettacolo anche maggio, con la morte di Ray Liotta e Andrew Fletcher, tastierista e fondatore dei Depeche Mode. L’interprete americano, star di Quei bravi ragazzi di Scorsese, è morto nel sonno il 26 maggio nella Repubblica Dominicana, dove si trovava per girare il film Dangerous Waters. Avrebbe da lì a poco dovuto sposare la sua fidanzata Jacy Nittolo. Lo stesso giorno a Londra si spegneva invece il musicista britannico dei Depeche Mode. «Aveva un cuore d’oro e c’era sempre se ti serviva un suo aiuto», hanno scritto gli amici e compagni sul palco Dave Gahan e Martin Gore. Fra i morti illustri il fantino Lest Piggot, favorito della regina Elisabetta II, il politico Ciriaco De Mita e Richard Benson.

Giugno: Gianni Clerici e Patrizia Cavalli
Giocatore di tennis, scrittore ed eccellente narratore di sport. Sono alcuni dei modi per ricordare Gianni Clerici, secondo italiano dopo Nicola Pietrangeli nella International Tennis Hall of Fame, scomparso il 6 giugno. Fra i massimi conoscitori di questo sport, ha accompagnato i telespettatori con telecronache indimenticabili delle gesta di Sampras, Agassi e Federer. La sua grande influenza gli ha permesso di coniare termini oggi di uso comune nel tennis, da doppio errore a erba battuta. Il 21 se n’è andata invece Patrizia Cavalli, fra le poetesse italiane più influenti del secondo Novecento. Malata da tempo, conobbe Elsa Morante che la spinse sulla strada della letteratura. A giugno hanno perso la vita anche il premio Strega Raffaele La Cipria e Leonardo del Vecchio, fondatore di Luxottica.

Luglio: Shinzo Abe ed Eugenio Scalfari
Il suo omicidio durante un comizio pubblico ha scosso il mondo. Il 6 luglio perdeva la vita Shinzo Abe, primo ministro del Giappone dal 2006 al 2007 e nuovamente dal 2012 al 2020. Esponente dell’ala conservatrice del Paese, è stato raggiunto da due colpi di pistola mentre teneva un discorso nella città di Nara. Otto giorni dopo si spegneva in Italia invece uno dei massimi esponenti del giornalismo e fondatore di La Repubblica, Eugenio Scalfari. Originario di Civitavecchia da genitori calabresi, è stato anche parlamentare: eletto nel 1968 come indipendente nelle fila del PSI, è rimasto in carica fino al 1972. Fra i morti illustri di luglio anche Ivana Trump, prima moglie di Donald, il linguista Luca Serianni e Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls.

Agosto: Olivia Newton-John e Piero Angela
L’8 agosto il cinema ha dovuto piangere Olivia Newton-John, indimenticabile Sandy di Grease – Brillantina. L’attrice che ha raggiunto la ribalta nel film con John Travolta ha perso la vita dopo una lunga battaglia con il cancro. «Ci rivedremo ancora e saremo di nuovo uniti, insieme», ha postato Travolta sui suoi profili social. Pochi giorni dopo, l’11 agosto, un incidente d’auto ha stroncato a 53 anni la vita di Anne Heche, attrice di Donnie Brasco e Sei giorni, sette notti. L’Italia però ricorda il mese di agosto per la scomparsa a 93 anni di Piero Angela, icona della divulgazione scientifica. Padre di Superquark, ha avvicinato il pubblico alla scienza grazie a uno stile semplice e vicino a tutti. Agosto ha visto la morte anche di Niccolò Ghedini, storico avvocato di Berlusconi, Alberto Balocco e soprattutto Michail Gorbaciov, ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica.
Settembre: la Regina Elisabetta II
L’8 settembre è però la data della morte più scioccante. A 95 anni, infatti, si è spenta Elisabetta II, la più longeva sovrana del Regno Unito. Ha vissuto e superato epoche storiche, dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra Fredda, fino alla Brexit e al Covid. Ha lavorato con 15 primi ministri e celebrato il Giubileo di Platino pochi mesi prima. Il 13 novembre moriva poi Jean-Luc Godard, regista della Nouvelle Vague e autore di oltre 150 film. Il 27 invece l’Italia diceva addio a Bruno Arena, celebre metà dei Fichi d’India, che con Max Cavallari ha fatto ridere l’Italia. Impossibile dimenticare la morte in Iran di Mahsa Amini, evento che ha dato origine alle proteste ancora oggi accese nel Paese.

Ottobre: Jerry Lee Lewis e Angela Lansbury
Chiunque ha visto almeno un episodio de La signora in giallo. Fra le investigatrici più famose del piccolo schermo, Jessica Fletcher deve molto all’interpretazione di Angela Lansbury, morta l’11 ottobre a 96 anni. Icona del cinema mondiale, ha conquistato cinque Tony Award e nel 2014 il premio Oscar alla carriera. Appena tre giorni dopo si è spento invece Robbie Coltrane, volto del gigante Hagrid in Harry Potter. Ad ottobre hanno perso la vita anche Franco Gatti dei Ricchi e Poveri e l’attivista nativa americana Sacheen Littlefeather, la celebre Piccola Piuma. Senza dimenticare la leggenda della musica Jerry Lee Lewis, fra i pionieri del rock’n’roll, e Dietrich Mateschiz, fondatore della RedBull.
Novembre: Roberto Maroni e Irene Cara
Poco più di un mese fa, il 22 novembre, ci lasciava il politico Roberto Maroni, che da oltre un anno doveva combattere contro un brutto male. Sposato con due figli, era stato un pilastro della Lega e aveva ricoperto la carica di ministro dell’Interno e governatore della Lombardia. «Grande segretario, super ministro, leghista per sempre», ha scritto di lui Matteo Salvini in un tweet. Tre giorni dopo moriva invece Irene Cara, autrice dell’indimenticabile What a Feeling di Flashdance. Il brano, oltre che le luci della ribalta, le valse il Golden Globe e il premio Oscar. Fra i morti illustri di novembre anche lo stilista Renato Balestra, l’ex leader cinese Jiang Zemin e il ciclista Davide Rebellin, vittima di un incidente stradale.
Dicembre: Pelé e Vivienne Westwood
Arriviamo così a dicembre, vero mese funesto dell’anno. Oltre a Pelé e Vivienne Westwood, nella giornata di ieri è morto anche Giovanni Pezzoli, batterista e fondatore degli Stadio. Questo mese hanno perso la vita le leggende del calcio Fabian O’Neill, ex calciatore del Cagliari e della Juventus, e Sinisa Mihajlovic. Stella di Inter e Sampdoria nonché allenatore di Bologna, Fiorentina e Milan, ha perso la sua battaglia contro la leucemia, scoperta nel 2019. La vigilia di Natale è morto invece il parlamentare Franco Frattini, sei giorni dopo Lando Buzzanca, attore da 100 film in carriera.
