È morta Irene Papas, star greca del cinema

Redazione
14/09/2022

Irene Papas si è spenta a 96 anni. Conobbe il successo con i film Zorba il greco e I cannoni di Navarone, ma in Italia rimarrà per sempre il volto della moglie di Ulisse nello sceneggiato l'Odissea del 1968.

È morta Irene Papas, star greca del cinema

Addio a Irene Papas. La star greca del cinema si è spenta oggi 14 settembre a 96 anni. Nota soprattutto per le sue interpretazioni della vedova di Zorba il greco con Anthony Queen e della combattente ne I cannoni di Navarone del 1961, in Italia resta il volto di Penelope nell’Odissea, sceneggiato co-prodotto da diversi Paesi nel 1968 con al suo fianco Bekim Fehmiu nel ruolo di Ulisse. Ogni episodio dello sceneggiato trasmesso sulla Rai era preceduto dall’introduzione di Giuseppe Ungaretti.

https://www.youtube.com/watch?v=EtsLDQj-c2Y

Addio a Irene Papas, i successi in Italia e a Hollywood

Nata Irene Lelekou a Chiliomodi, villaggio della Corinzia, nel Peloponneso, il 3 settembre 1926, prese il cognome dell’ex marito, il regista greco Alkis Papas sposato nel 1947. Sulle scene internazionali si fece conoscere con il film La città morta (1952) di Frixos Iliadis al Festival di Cannes del 1952. Nel nostro Paese conobbe il successo con Una di quelle (1953) di Aldo Fabrizi, Le infedeli (1953) di Steno e Mario Monicelli e Attila (1956) di Pietro Francisci. A Hollywood interpretò il western La legge del capestro (1956) di Robert Wise, accanto a James Cagney, cui seguì Le avventure dei tre moschettieri (1957) di Joseph Lerner. Conobbe il suo maggior successo in patria con il film Elettra (1962) di Michael Cacoyannis, che rilanciò anche la sua carriera Oltreoceano e le consentì di partecipare a varie produzioni americane, come i già citati I cannoni di Navarone (1961) di J. Lee Thompson, Zorba il greco (1964) di Michael Cacoyannis, Giallo a Creta (1964) di James Neilson, La fratellanza (1968) di Martin Ritt, Anna dei mille giorni (1969) di Charles Jarrott.

È morta Irene Papas, star greca del cinema
Irene Papas ne L’Odissea.

 

In Europa e in Italia lavorò con Elio Petri – A ciascuno il suo (1967) con Gian Maria Volontè – Costa-Gavras, regista greco naturalizzato francese in Z – L’orgia del potere (1969) e Francesco Rosi in Cronaca di una morte annunciata (1986). Nel 1987 presiedette la giuria della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel 1989 interpretò sotto la direzione di Mauro Bolognini I giganti della montagna di Luigi Pirandello, nel ruolo della Contessa. Successivamente è apparsa in molti film al cinema e in televisione, tra cui Yerma (1999) di Pilar Távora, Il mandolino del capitano Corelli (2001) di John Madden e Un film parlato (2003) di Manoel de Oliveira.

Stimata da Fellini e amica di Katharine Hepburn

Papas collaborò all’album della celebre band greca Aphrodite’s Child intitolato 666 (1972) nel brano ∞(Infinity). Successivamente registrò due dischi con Vangelis (tastierista del gruppo): Odes (1979) e Rapsodies (1986). Stimata da Federico Fellini, Irene Papas era molto amica di Katharine Hepburn, con la quale nel 1971 recitò ne Le troiane. Hepburn una volta disse che Irene era «una delle migliori attrici nella storia del cinema». In un’intervista, dopo la morte di Marlon Brando, Papas dichiarò di aver avuto una relazione con l’attore americano in passato e che erano rimasti «cari amici» fino alla fine.