Era stata rifiutata per ben due volte da due istituti superiori milanesi: la giovane stava concludendo la terza media nella scuola interna dell’Istituto nazionale dei tumori (Int) a Milano. La sua storia, nei mesi scorsi, era finita nelle pagine del quotidiano Avvenire: alla ragazza era stato impedito di iscriversi sia al Rizzoli (dove mancavano insegnanti di sostegno), che al Caterina da Siena (per un ascensore non funzionante da tempo). La giovane lottava contro un osteosarcoma, una grave patologia neoplastica che colpisce le ossa. A causa della malattia, le era stata amputata la gamba sinistra sopra il ginocchio. Nonostante tutto, la ragazza non si era mai arresa, nulla aveva scalfito il suo entusiasmo e il desiderio di di studiare per diventare grafica pubblicitaria.

La storia della ragazza morta di tumore a 14 anni
Il primo istituto a rifiutarla è stato il Rizzoli di via Pusiano che, tramite la preside Paola Mondinari, aveva comunicato di non avere a disposizione insegnanti di sostegno sufficienti per poter seguire adeguatamente la ragazza. Il secondo istituto a non accoglierla è stato il Caterina da Siena di viale Lombardia, un plesso che conta 145 studenti disabili su 1.200, di cui 5 su sedia a rotelle. Il problema principale, come spiegato dalla dirigente scolastica Anna Patrizia Nava, è dato da un ascensore malfunzionante da quasi 20 anni con il montacarichi che si blocca ogni tanto, nonostante le riparazioni fatte a fine 2022.
Le richieste dei genitori per avere risposte
Né il Comune, né tantomeno la città metropolitana e la regione Lombardia, hanno mai fornito risposte, nonostante le continue richieste del comitato genitori dell’int, che ha ricevuto solo delle comunicazioni generiche nelle quali gli enti declinavano qualunque responsabilità nel campo. La famiglia fa sapere che funerali della giovane saranno venerdì prossimo a Milano.