Si è spenta a 78 anni Donatella Raffai, volto storico della trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto? e ancora prima di Telefono Giallo (condotto insieme con Corrado Augias). Raffai era lontana dagli schermi dal 2000. A dare notizia della morte il marito Silvio Maestranzi, ex regista Rai, che Raffai aveva sposato in terze nozze un anno fa dopo una convivenza di oltre 30 anni. «Il nostro è stato un grande e meraviglioso amore, Donatella una donna generosa, riservata, che aveva deciso a un certo punto di allontanarsi dalla tv e di dedicarsi alla vita privata, sono state dette date cose, ma è tutto molto semplice», ha dichiarato Maestranzi.
L’esordio da 16enne di Raffai in Dolci inganni di Lattuada
Donatella Raffai era nata a Fabriano, in provincia di Ancona, dove la famiglia era sfollata nel 1943 a causa della guerra, ma ha vissuto gran parte della sua vita a Roma. Ritiratasi dalle scene e decisa a vivere in un riserbo assoluto, Raffai si era trasferita da Roma a Morlupo e infine – definitivamente – in Costa Azzurra. Aveva iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo come attrice, appena 16enne, nel film del 1960 Dolci inganni di Alberto Lattuada. Successivamente aveva cominciato a lavorare per la RCA come responsabile delle pubbliche relazioni e anche curatrice d’immagine di alcuni cantanti a cominciare dalla giovanissima Nada, affiancandola nel suo debutto al Festival di Sanremo 1969. Lo stesso fece con Claudio Baglioni, apparendo in prima persona del video promozionale del brano Una favola blu del 1970, esperienza che ricordò poi nel 1997 nello show Anima mia di Fabio Fazio. Negli stessi anni acquistò una quota del Piper, celebre locale della vita notturna romana.
Dal 1971 in Rai: prima in radio poi nella terza rete di Guglielmi
Nel 1971 cominciò a lavorare alla Rai conducendo alcune trasmissioni radiofoniche (Voi e io, Radio anch’io, Chiamate Roma 3131), approdando poi in tv alla fine degli Anni 80, come autrice e conduttrice di varie trasmissioni di approfondimento giornalistico e di cronaca della Rai 3 di Angelo Guglielmi, come Telefono giallo, Filò, Posto pubblico nel verde e Camice bianco.
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Donatella Raffai, il successo di Chi l’ha visto? e il passaggio a Mediaset
Nel 1989 ottenne il grande successo con il programma Chi l’ha visto?, condotto assieme a Paolo Guzzanti (nella prima edizione del 1989) e a Luigi Di Majo (edizioni 1989-1990 e 1990-1991). Programma con il quale nel 1990 vinse sia il Telegatto sia l’Oscar TV come personaggio televisivo femminile dell’anno. Nel 1991 lasciò Chi l’ha visto? per dedicarsi a Parte civile, sempre su Rai3. L’anno successivo condusse il preserale 8262 che si rivelò un flop. Nel 1993 tornò così alla guida di Chi l’ha visto?, questa volta da sola, fino al 1994 quando venne sostituita da Giovanna Milella. Nel gennaio del 1995 approdò su Rai 1 per condurre il talk show di seconda serata Anni d’infanzia e Lasciate un messaggio dopo il bip. Nella stagione 1997-1998 partecipò come inviata ad alcune puntate della Domenica in di Fabrizio Frizzi. Alla fine del 1999 Donatella Raffai passò a Mediaset con Giallo 4, una sorta di remake di Telefono Giallo dedicato ai casi irrisolti di cronaca nera. È il suo ultimo programma prima di ritirarsi a vita privata.

L’autoironia e le esibizioni con Merola e ne La guerra degli Antò
Dotata di grande ironia, Raffai si esibì con Mario Merola nel brano Zappatore durante un’ospitata in un programma Rai, posando poi per un servizio fotografico sul periodico Gente Mese con Lino Banfi e dedicato alle coppie impossibili. Nel 1998 partecipò nel ruolo di se stessa – conduttrice di Chi l’ha visto? – al film La guerra degli Antò di Riccardo Milani.