L’effetto domino dovrebbe essere stato scongiurato. Ma dopo il crac della Silicon Valley Bank, negli Stati Uniti rimane grande preoccupazione. Moody’s ha perciò messo sotto osservazione First Republic Bank e altri cinque istituti di credito statunitensi in attesa di un declassamento: Western Alliance Bancorp, Intrust Financial, UMB Financial, Zions e Comerica. Dopo il fallimento di Signature Bank, ecco un altro segnale di preoccupazione per lo stato di salute degli istituti finanziari regionali Usa.

Dopo il fallimento di SVB è stata chiusa la Signature Bank
A seguito del fallimento della Silicon Valley Bank, che fondata nel 1983 storicamente finanziava le start-up californiane è finita in default a seguito della corsa agli sportelli, è stata chiusa un altro istituto bancario: Signature Bank, banca di New York specializzata in servizi al settore legale e immobiliare e affondata da scommesse sulle criptovalute. In tutto Silicon Valley Bank e Signature Bank hanno quasi 300 miliardi di dollari in depositi: il presidente americano Joe Biden ha assicurato ai suoi concittadini che i loro risparmi sono al sicuro.

Mercati europei in affanno: Piazza Affari maglia nera
Nonostante le rassicurazioni, First Republic Bank e Western Alliance a Wall Street sono tracollate segnando perdite superiori al 67 per cento. Il fallimento della Silicon Valley Bank ha colpito poi i mercati europei, dove le Borse hanno bruciano 291 miliardi di euro. Piazza Affari maglia nera, con una perdita del 4 per cento. Lunedì nero a Milano, più che a Francoforte (-3 per cento), Parigi (-2,9 per cento) e Londra (-2,5 per cento). Sotto l’ondata di vendite sono stati travolti un po’ tutti gli istituti bancari, a partire da quelli che hanno avuto problemi di liquidità come Credit Suisse (-9,5 per cento) e Commerzbank (-9,7 per cento), sebbene le regole in Europa siano ben più stringenti di quelle americane. Sempre a proposito di Europa, sebbene non Ue, proprio ieri SVB Uk, filiale locale del gruppo di Santa Clara di cui la Bank of England aveva dichiarato l’insolvenza, è stata venduta per una sterlina al colosso HSBC.