«Montjoie, Saint-Denis». Ha gridato così l’uomo che nel pomeriggio dell’8 giugno ha schiaffeggiato il presidente francese Emmanuel Macron, durante la seconda tappa del suo Tour de France nel dipartimento della Drôme, nel Sud-est del Paese. Aggiungendo subito dopo «à bas la Macronie», abbasso il macronismo. La polizia ha fermato due persone di 29 anni che secondo Le Figaro sarebbero vicini ai Gilets Jaunes.
Emmanuel Macron giflé : les deux hommes interpellés graviteraient dans la mouvance «gilets jaunes» par @ccornevin https://t.co/J3lLYEU6rx
— Vincent Tremolet de Villers (@vtremolet) June 8, 2021
Montjoie Saint-Denis era il grido di battaglia dell’esercito dei re di Francia
Ma cosa significa esattamente Montjoie Saint-Denis? Si tratta del grido di guerra dei re di Francia, usato per la prima volta durante il regno di Luigi VI detto il Grosso, sul trono dal 1108 alla morte avvenuta nel 1137. Luigi VI, quinto re di Francia della dinastia capetingia, fu il primo portatore dell’Orifiamma (l’Oriflamme) lo stendardo reale riconducibile secondo alcuni a Carlo Magno, chiamato anche Montjoie e conservato presso l’Abbazia di Saint Denis, a Parigi. Di colore rosso, leggenda vuole che fosse stato immerso nel sangue di San Dionigi. Esistono varie versioni di questo grido: come ricorda il sito della Treccani, Montjoie–Saint–André! per esempio caratterizzava i duchi di Borgogna, mentre Montjoie Saint–Georges! i re d’Inghilterra, i Plantageneti.
La prima apparizione di Montjoie nella Chanson de Roland
Il termine Montjoie inteso come bandiera reale appare per la prima volta nella Chanson de Roland, poema del ciclo carolingio scritto nella seconda metà dell’XI secolo. In francese antico i montjoie – munjoie – stavano a indicare anche piccoli cumuli di pietre posizionati al ciglio delle strade per ricordare eventi importanti o indicare un cammino. Secondo altre fonti montjoie potrebbe derivare dal germanico mund gawi (“mucchio di pietre”), presumibilmente usato come grido di battaglia nel senso di “tenere la linea!”.