Il governo prepara la battaglia ai monopattini. Da tempo il tema sulla giungla cittadina generata da mezzi che sfrecciano su strade, marciapiedi e piste ciclabili, oppure abbandonati in parcheggi di fortuna, viene portato avanti su media e social. Sulla vicenda oggi è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini. Il ministro delle Infrastrutture ha scelto TikTok per annunciare un nuovo tavolo sul codice della strada. Si terrà a gennaio e al centro del dibattito potrebbero esserci proprio le regole di condotta rivolte ai possessori di monopattino. «Voglio mettere nel nuovo codice l’obbligo di casco e targa», ha annunciato il leader della Lega.

Casco e targa: l’idea di Salvini per i monopattini
Sul proprio profilo TikTok Salvini ha annunciato nuove norme per i monopattini a partire da gennaio. La sua idea sarebbe quella di introdurre «casco obbligatorio e targa è qualcosa che voglio mettere nel nuovo codice della strada per tutelare la sicurezza di chi va sul monopattino e dei passanti, che non possono essere trattati come bastoncini e paletti per le discese da sci». Il ministro delle Infrastrutture ha proseguito spiegando che la battaglia nasce dal fatto che «ormai sfrecciano ad alta velocità non solo sulle strade ma anche sulle piste ciclabili». Diversi i casi di incidenti registrati in tutta Italia. Ieri sera in Sardegna una 31enne in monopattini è stata travolta e uccisa da un Suv.
Salvini sul 2023: «Sarà l’anno del taglio a sprechi e furbi»
Il vicepremier ha parlato anche di altri temi. A due giorni dal nuovo anno, ha spiegato che «il 2023 sarà l’anno del taglio degli sprechi, delle truffe, dei furbi». Si è poi soffermato sulla manovra: «Rimane il reddito a chi non può lavorare, disabili, anziani, minorenni se qualcuno a casa accudisce qualcuno in difficolta continuerà ad avere il reddito. Però se uno può andare a lavorare e rifiuta posto non prende più un euro pagato dagli altri». E infine il canone Rai: «Mi ricordo l’impegno preso per superare il canone Rai, per evitare che siate voi, che siano milioni di italiani, che siamo tutti noi a pagare i comizi di sinistra. Assolutamente ben segnato come impegno».
