Mondiale ogni due anni, Infantino rilancia: «Anche l’Europeo»

Redazione
03/01/2022

Nonostante le critiche ricevute nelle ultime settimane, non si ferma il progetto della FIFA legato al campionato del mondo biennale. A questo si aggiunge l'idea del presidente, che ha parlato di fare lo stesso con l'Europeo.

Mondiale ogni due anni, Infantino rilancia: «Anche l’Europeo»

Mentre il 2022 sarà l’anno del primo Mondiale invernale della storia del calcio, le polemiche tra la FIFA e le varie federazioni continentali non si placano. Al centro della discordia, sempre più acuitasi nelle ultime settimane, c’è il progetto della Federazione internazionale e del suo presidente Gianni Infantino di ridurre il tempo tra un campionato del mondo per nazionali e l’altro. Non più quattro anni, nell’idea del 52enne dirigente italo-svizzero, ma ogni due. Un’idea che ha fatto storcere il naso all’UEFA, che ha parlato di crollo dei ricavi, ma anche a tanti calciatori di livello internazionale. Ciò nonostante Infantino stamattina ha rilanciato: «Anche gli Europei potrebbero anche aver luogo ogni due anni».

Infantino: «Mondiale ogni due anni chiesto dai vari paesi»

Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, è intervenuto su Rai Radio 1 all’interno della trasmissione Radio anch’io Sport. Una lunga intervista la sua, in cui è tornato a parlare del progetto legato al mondiale ogni due anni e non più a distanza di 4 uno dall’altro. Il dirigente ha spiegato che «non è una proposta di Infantino ma della FIFA ed è stato richiesto da 166 paesi di fare uno studio di fattibilità. I presupposti devono essere chiari, l’88% dei paesi, anche la maggioranza di quelli europei, ha chiesto uno studio, e lo studio ci dice che dal punto di vista sportivo funzionerebbe il Mondiale ogni due anni. Ci sarebbero meno partite di nazionali ma con più impatto».

Mondiale ogni due anni, Infantino rilancia: «Anche l'Europeo». Intervenuto su Radio 1, il presidente della FIFA spiega le ragioni del progetto
Gianni Infantino, presidente della FIFA (Getty)

Infantino: «Anche l’Europeo ogni due anni»

«Quando 100 anni fa si è deciso di giocare ogni 4 anni c’erano 40 paesi al mondo che giocavano a calcio, oggi sono più di 200 e se ne deve tenere conto». Infantino non ha dubbi sulla strada da intraprendere e per lui, così come per la FIFA, la scelta di giocare il Mondiale ogni due anni ha un senso. Un impatto anche a livello economico perché «ci guadagnerebbero tutti. La cosa più importante è che è un progetto anche a protezione dei campionati nazionali, ci sarebbero meno soste. E anche per i calciatori stessi: ci sarebbe una pausa dopo il mondiale a luglio di almeno 3 settimane per recuperare, cosa che oggi non esiste». Infine, a domanda specifica ha parlato anche del campionato europeo. Secondo questo progetto «anche gli Europei potrebbero anche aver luogo ogni due anni».

Le critiche dei calciatori: Mbappè e Lewandowski contro il Mondiale ogni due anni

Soltanto pochi giorni fa, due dei maggiori atleti al mondo hanno apertamente criticato l’idea del Mondiale ogni due anni. Si tratta del francese Kylian Mbappè e del polacco Robert Lewandowski. Entrambi hanno partecipato ai Globe Soccer Awards, vincendo rispettivamente i premi di miglior giocatore dell’anno e di miglior marcatore. «Il Mondiale è un evento speciale perché si svolge ogni quattro anni. Giocarlo ogni due renderebbe questa competizione normale, il che non dovrebbe avvenire. È qualcosa di straordinario. È un evento a cui potresti partecipare solo una volta nella vita», ha dichiarato il calciatore del PSG e della Francia. Un problema non solo legato alla magia della competizione ma anche fisico: «Giochiamo già 60 partite all’anno. Ci piace ma è troppo, dobbiamo anche riposare». Dello stesso avviso il centravanti polacco del Bayern Monaco: «Se vuoi dare ai tifosi qualcosa di diverso, devi prenderti una pausa. Se vogliamo giocare un Mondiale ogni due anni il livello si abbasserà. È impossibile che il corpo e la mente siano efficienti allo stesso livello».

Mondiale ogni due anni, Infantino rilancia: «Anche l'Europeo». Intervenuto su Radio 1, il presidente della FIFA spiega le ragioni del progetto
Il presidente Infantino e l’attaccante Robert Lewandowski (Getty)