Una 19enne di origini indiane e residente in provincia di Modena ha denunciato i familiari per maltrattamenti e costrizione al matrimonio. A salvarla è stata la preside del suo liceo, che l’ha accolta in casa.
Ragazza di Modena rifiuta le nozze combinate
A raccontare questa nuova vicenda di matrimoni combinati da parte degli stranieri in Italia è stata Barbara Iannuccelli, legale di parte civile nel processo sul caso di Saman Abbas, uccisa dalla famiglia per lo stesso motivo.
L’avvocato ha dichiarato: «È un’altra Saman, ma stavolta deve andare diversamente. Salviamo questa ragazza. È un caso uguale in tutto e per tutto, una ragazza che sogna l’amore vero, la famiglia che la rinchiude in casa e la obbliga ad un matrimonio forzato, percosse quotidiane e mancanza di alternative. Facciamo in modo che la storia abbia un altro epilogo. Salviamo questa ragazza».

Dopo aver denunciato la violenza, la ragazza è rimasta per cinque ore al commissariato e l’avvocato Iannuccelli ha dichiarato: «Eppure nonostante il coraggio di questa ragazza di origini indiane residente nell’Appennino modenese, nessuno ha trovato un luogo per farle passare la notte lontana dai pericoli di quella famiglia violenta». Solamente la preside della scuola frequentata dalla ragazza ha voluto ospitarla.

La vicenda
«Ieri ho ricevuto una richiesta da parte di questa ragazza. Era andata a scuola, ma una volta arrivata a casa i familiari le hanno sequestrato il cellulare. È riuscita a comunicare con me grazie ai social, mi ha chiesto di vederci questa mattina. Padre, madre, zio e nonna la picchiano, la tengono segregata e le hanno preso i documenti perché rifiuta un matrimonio forzato, si è innamorata di un altro ragazzo», ha continuato la legale.
È stata proprio lei che ha accompagnato la 19enne a sporgere denuncia in un commissariato del Bolognese, ma ha poi spiegato: «Non c’era nessuna possibilità di collocamento in protezione, se non metterla da sola in un bed and breakfast e, se volevo, avrei potuto dormire io con lei». Ed è a questo punto che si è fatta avanti la preside.