Un punto a favore della Made Petrol, l’azienda romana di Anna Bettozzi, cantante e vedova del petroliere Sergio di Cesare, nell’ambito del procedimento che la vede indagata per una presunta frode fiscale nel commercio di carburanti da parte della Procura di Lecce. Non è la sola indagine che ha investito la cantante. La Procura di Roma, che ha un fascicolo aperto per fatti e reati diversi, qualche mese fa l’ha addirittura messa agli arresti nel carcere di Teramo.
Per la difesa un sequestro immotivato
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il sequestro della società e di 2 milioni di euro disposti dal Tribunale della città pugliese. La Suprema Corte ha accolto la tesi degli avvocati Michele Briamonte e Stefania Nubile dello Studio Grande Stevens secondo i quali «il sequestro preventivo della Made Petrol non poteva essere legittimamente disposto nei confronti di una Società che non era stabilmente dedita alla commissione di attività illecite». La vicenda risale al luglio scorso, quando il Gip di Lecce emise un provvedimento di sequestro preventivo della Made Petrol, con nomina di un amministratore giudiziario, e un sequestro di 2 milioni di euro.
Ora il fascicolo torna al tribunale di Lecce
Secondo l’ipotesi accusatoria la Made avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti del valore di 2 milioni, in favore di una Società cartiera, la Sami, la quale a sua volta avrebbe evaso l’Iva. Anna Bettozzi, con il nome d’arte di Ana Bettz, è una cantante molto conosciuta nei salotti romani. La donna, da quando è partita l’indagine, ha sempre rivendicato la legittimità dell’operato della società. Ora dopo l’intervento della Corte ci si aspetta che il tribunale di Lecce proceda a una più serena valutazione dei fatti.