Addirittura un bando di gara targato ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per affidare un servizio di portierato: chissà se Matteo Salvini se ne è accorto, fatto sta che per «le sedi istituzionali del comune di Maddaloni» in provincia di Caserta è stato elaborato e pubblicato un estratto del bando di gara del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e la Basilicata, «sede centrale di Napoli», per ottenere questo servizio. Con sopra il logo del Mit. Che poi il valore lordo stimato è di 871 mila euro, mica una bazzecola. A proposito, chi volesse partecipare alla gara ha tempo fino al prossimo 20 febbraio.

C’è un Cospito da Urso
Al ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato da Adolfo Urso, a via Veneto, è una scena che si ripete al centralino: «Pronto, mi passa Cospito?», con la gente che non cerca l’anarchico ma l’ambasciatore che si chiama Mario Cospito. Sì, perché l’uomo che ha lo stesso cognome del galeotto Alfredo è stato chiamato da Urso all’incarico di consigliere diplomatico del ministero. Diplomatico di grande esperienza, è stato in servizio in Sudafrica, Danimarca e in Canada, consigliere diplomatico al ministero delle Attività Produttive e poi Commercio Internazionale dal 2001 al 2008. Successivamente è stato ambasciatore a Bucarest dal 2008 al 2013, consigliere diplomatico al ministero dello Sviluppo Economico dal 2013 al 2016, coordinatore per l’Energia del ministero degli Affari Esteri dal 2016 al 2017 e poi ambasciatore a Stoccolma dal 2017. Certo, pronunciare quel cognome fa sempre un certo effetto, specie in un ministero guidato dalla destra.

Pavesi, “Contrarian” su Mf dopo Verità&Affari
Nello spazio “Contrarian” su Mf ora si leggono con attenzione gli scritti di Fabio Pavesi. Nelle stanze dei bottoni dell’economia ricordano però gli articoli che su Verità&Affari lo stesso autore dedicava al gruppo Class, certo non teneri, poi spariti.
La furbizia di Cimbri
Carlo Cimbri, dominus di Unipol, Bper e molto altro ancora, parla poco. Ma quando lo fa c’è sempre da prendere un appunto, come in questo caso: «Se il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina dice di essere troppo grande per comprare Mps e Banco Bpm piccola, allora dico che Bper è troppo piccolissima».

Le sette chiese di Giarrusso
Dicono che prima di bussare al Pd l’ex pentastellato Dino Giarrusso ha cercato altri varchi politici. C’è chi giura di averlo visto, tempo fa, varcare la soglia del palazzo romano di via della Scrofa, poco prima delle elezioni. Proprio l’edificio dove ha sede Fratelli d’Italia, quella che una volta ospitava Alleanza Nazionale, e prima ancora l’Msi. Il classico giro delle sette chiese prima di prendere una scelta? A proposito, sembra incredibile ma Giarrusso ha una cosa in comune con Marcello Dell’Utri. Niente paura, si tratta solo della data di nascita, l’11 settembre.

Rao? Accanto a Sangiuliano
Nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede della presidenza del Senato, la Fondazione Tatarella, con il patrocinio del Senato della Repubblica guidato da Ignazio La Russa ha promosso il convegno “Pinuccio Tatarella padre della destra di governo e precursore del centrodestra”. Dopo l’introduzione di Fabrizio Tatarella, della Fondazione Tatarella, panel con Alfredo Mantovano sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura, Luciano Violante già presidente della Camera dei Deputati. Conclusioni di La Russa e “moderazione” dell’incontro a cura del direttore del Tg2 Nicola Rao. Che si è seduto accanto a Sangiuliano, suo predecessore alla guida del telegiornale della Rai.