Miriam Ciobanu, il padre: «Mia figlia in obitorio, l’investitore è libero»
Tutta la delusione e l'amarezza del genitore che ha perso la figlia e non ha avuto la giustizia che si aspettava
Il padre di Miriam Ciobanu è affranto e abbattuto dopo la decisione dei giudici di scarcerare Alessandro Giovanardi, l’uomo che ha ucciso sua figlia investendola a Pieve del Grappa. La decisione per il padre è inconcepibile anche perché Giovanardi al momento del fermo è risultato positivo ad alcol e stupefacenti.

Le parole del padre di Miriam Ciobanu
«Al ragazzo che ha ucciso Miriam è già stata ridata la libertà, può fare una vita normale. Io sono stato all’obitorio oggi a vedere mia figlia, lui se la spassa». Questa è la reazione di Giovanni Ciobanu, il padre di Miriam Ciobanu, ragazza travolta e uccisa da un’auto guidata dal 23enne Alessandro Giovanardi, risultato positivo ad alcol e stupefacenti dopo l’incidente.
Giovedì il Gip di Treviso, ha accolto le richieste della Procura, ha confermato l’arresto del ragazzo, disponendone l’obbligo di dimora e il divieto di uscire da casa dopo le 20. «Non ce l’ho con nessuno, mi chiedo solo se per caso quel giudice abbia una figlia…» ha concluso con tanto rammarico il padre di Miriam Ciobanu.

Perché il colpevole è già libero?
Il giudice per le indagini preliminari di Treviso, ha emanato l’obbligo di dimora nel comune di residenza e il divieto di uscire di casa tra le 20 e le 6 per Alessandro Giovanardi, il 23enne che la notte tra lunedì e martedì, ha travolto e ammazzato a Pieve del Grappa, nella provincia di Treviso, la 22enne Miriam Ciobanu. Il ragazzo non aveva superato i controlli per l’individuazione di tracce di droga e di alcol nel sangue ed è stato arrestato dopo l’evento con l’accusa di omicidio stradale.
Le richieste restrittive accolte dal Gip e formulate dalla Procura della Repubblica hanno ritenuto la non esigenza di un eventuale custodia cautelare in carcere. Questa conclusione è stata raggiunta visto che non c’è stata nessuna minaccia di fuga, di reiterazione del reato o di alterazione degli elementi di prova. Inoltre al 23enne che ha tolto la vita a Miriam è stato concesso perfino poter andare al lavoro.