Assumificio ministeri: pioggia di soldi all’Agricoltura

Carlo Ciarri
28/12/2022

Nella manovra tanti fondi ai dicasteri a guida Fratelli d'Italia: per quello di Lollobrigida, cognato della Meloni, 300 assunzioni e il faro acceso della Ragioneria di Stato. Ma anche Urso alle Imprese e made in Italy e Crosetto alla Difesa avranno un incremento di personale. Le ripartizioni nel dettaglio.

Assumificio ministeri: pioggia di soldi all’Agricoltura

Assumificio ministeri. A leggere nel dettaglio le norme della manovra inserite durante l’esame alla Camera, si potrebbe scambiare il testo per uno di quei giornali dedicati agli annunci di lavoro. Il parlamento, infatti, ha contribuito a dare una mano ai vari dicasteri per aprire le porte a nuove assunzioni. La voce grossa l’hanno fatta, guarda caso, quelli con a capo esponenti di Fratelli d’Italia, e in particolar modo quello guidato da Francesco Lollobrigida, il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che incidentalmente è anche cognato della premier Giorgia Meloni. Ma nuovi ingressi sono attesi anche al Mef e alla Farnesina.

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Agricoltura: per Lollobrigida assunzione di 300 funzionari

Le voci di spesa principali, come detto, sono in capo al ministero dell’Agricoltura. In parlamento infatti è arrivato il via libera all’assunzione di 300 funzionari. La dotazione organica del Masaf viene così incrementata di 263 posti. In particolare questo personale sarà impiegato dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari-Icqrf per le attività di contrasto alle pratiche commerciali sleali nell’ambito della filiera agroalimentare e di controllo a tutela della qualità dei prodotti agroalimentari e della reputazione del made in Italy. Stanziati oltre 10 milioni nel 2023 e 13,5 dal 2024 proprio per questo personale per far fronte alle assunzioni, più 2 milioni per i concorsi, 1,35 milioni per le maggiori spese di funzionamento derivanti dall’assunzione del contingente di personale e 675 mila euro per il 2023 e 900 mila dal 2024 per il riconoscimento dei compensi dovuti per le prestazioni di lavoro straordinario.

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Francesco Lollobrigida. (Getty Images)

Risorse sui cui pure la Ragioneria di Stato ha storto il naso

Ma la voce di spesa principale, 1,8 miliardi di euro l’anno, il Masaf se l’è aggiudicata per far fronte alla contrattazione collettiva e ai trattamenti accessori. Risorse su cui ha acceso un faro anche la Ragioneria dello Stato. La misura, «non essendo inserita in un contesto di adeguamento generalizzato sulla base di parametri definiti, è foriera di generare o ampliare disparità di trattamento rispetto ad altri ministeri, con verosimili onerose richieste emulative da parte di quest’ultimi», ha scritto nel parere inviato alle Camera.

Ma non è finita qui. Al ministero sono stati destinati altri 250 mila euro l’anno per la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato del personale di livello dirigenziale contrattualizzato. E anche qui la Ragioneria ha sollevato qualche dubbio: una precedente normativa «ha già previsto un incremento di circa 55 mila euro del predetto fondo del ministero in questione nell’ambito del processo di armonizzazione dei trattamenti accessori previsto dalla citata disposizione. Si fa presente inoltre che non risultano chiare, da quanto riportato nella relazione tecnica, le motivazioni dell’incremento di quest’ultimo Fondo».

Soldi a pioggia anche per la realizzazione del Pnrr 

Un altro milione l’anno dal 2023 è poi destinato all’indennità di amministrazione del personale non dirigente Masaf «per assicurare il mantenimento dei necessari standard di funzionalità del ministero, anche in connessione con l’attuazione del Pnrr, nonché per incentivare, potenziare e incrementare le attività e i compiti a esso spettanti». E sempre nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, arrivano 9 milioni nel 2023, 2 per il 2024 e 11,6 milioni l’anno 2025 al Fondo per l’attuazione degli interventi del Pnrr di competenza del Masaf per «consentire l’attuazione degli interventi programmati nei tempi previsti».

Imprese e del made in Italy: Urso potrà avere due dirigenti extra

Al ministero delle Imprese e del made in Italy sono in arrivo, invece, 15 unità di personale da inquadrare nell’area dei funzionari. Inoltre il dicastero guidato da Adolfo Urso, sempre in quota Fratelli d’Italia, è autorizzato a conferire due incarichi dirigenziali di livello non generale anche in deroga ai limiti percentuali previsti, a valere sulle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente. Per le due operazioni sono stanziati 673 mila euro nel 2023 e quasi 700 nel 2024 e nel 2025.

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Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy (da Fb).

Difesa: incremento di ufficiali per il ministero di Crosetto

Viene rivista anche la pianta organica del ministero della Difesa, guidato da Guido Crosetto (sempre Fdi). Vengono incrementate da 155 a 271 le unità massime di ufficiali da collocare in soprannumero. Viene poi aumentato da 10 a 15 unità il contingente massimo a favore di ufficiali dell’Arma dei carabinieri che possono essere destinati con determinazione annuale del capo di stato maggiore della Difesa. Per l’attuazione delle disposizioni, viene autorizzata la spesa di quasi 11,5 milioni all’anno a partire dal 2023.

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Guido Crosetto. (Getty Images)

Esteri: aumenti e più personale per la squadra di Tajani

Ma le porte sono aperte non solo per i ministeri a guida FdI. La Farnesina, infatti, con a capo Antonio Tajani di Forza Italia, potrà assumere 520 unità di personale, di cui 100 unità nell’area assistenti nell’anno 2023 e 420 nell’area funzionari nel 2024. Un occhio di riguardo è stato poi dedicato alle retribuzioni del personale a contratto degli uffici esteri delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli istituti di cultura. I fondi loro destinati sono aumentati, infatti, di 500 mila euro dal prossimo anno. Ma non solo. Le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari di prima categoria e gli istituti italiani di cultura sono stati infatti autorizzati ad assumere personale a contratto fino a 3.150 unità.

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Antonio Tajani. (Getty)

Tesoro: cresce il limite di spesa per gli esperti dati a Giorgetti

All’elenco non manca il ministero dell’Economia. Il dicastero guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti potrà reclutare con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per il biennio 2023-2024, 150 unità non dirigenziali (100 funzionari
e 50 assistenti) da destinare al dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, al centro di diverse polemiche proprio per l’esame della manovra. Le assunzioni serviranno a rafforzare le capacità amministrative e tecniche della Rgs, anche connesse con il presidio sull’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione e controllo degli interventi del Pnrr.

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Giorgetti e Meloni. (Getty Images)

Inoltre, si è elevato da 200 mila a 280 mila euro il limite complessivo di spesa a cui il Mef può ricorrere per avvalersi di esperti per il potenziamento dell’attività e delle strutture della Ragioneria generale dello Stato, ai fini del monitoraggio delle clausole di flessibilità nell’ambito delle regole del Patto di stabilità e crescita europeo. Ma il personale Mef non basterà. Il ministero, infatti, potrà avvalersi della consulenza e dell’assistenza di società, esperti e singoli professionisti di provata esperienza e capacità operativa, per le valutazioni inerenti operazioni, iniziative o investimenti strategici sotto il profilo industriale, occupazionale o finanziario, anche attinenti enti e società partecipate. Per questo fine è autorizzata una spesa, nel limite di 1,5 milioni di euro l’anno, dal 2023.

Giustizia: soldi per funzionari e assistenti, ma da ottobre 2024

Soddisfazione anche al ministero della Giustizia che nel triennio 2023-2025 che potrà assumere un contingente di 800 unità di personale non dirigenziale, di cui 327 da inquadrare nell’area dei funzionari e 473 da inquadrare nell’area degli
assistenti. L’assunzione, però, non potrà avvenire prima del primo ottobre 2024. La spesa ammonterà a 8 milioni e 138 mila euro per il 2024 e a 32 milioni 550 mila euro annui dall’anno 2025. Lo stesso dicastero guidato da Carlo Nordio potrà assumere unità di personale dirigenziale non generale per la copertura dei posti vacanti nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria, mediante scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici.

Nordio si è espresso su intercettazioni, azione penale, separazione delle carriere e reati di abuso d'ufficio e traffico di influenze.
Carlo Nordio. (Getty Images)

Corte dei conti: 13 milioni per il 2023 e 16 nel 2024

Infine, posti da assegnare anche alla Corte dei conti per la realizzazione delle attività istituzionali connesse all’implementazione del Pnrr e del Pniec. In In particolare l’assunzione potrà riguardare: 13 dirigenti di seconda fascia, 104 unità da inquadrare nell’area dei funzionari e 242 unità da inquadrare nell’area degli assistenti. Spesa prevista 13 milioni 796 mila euro per il 2023 e 16 milioni 534 mila euro a dal 2024.