Minacce di morte a Franco Locatelli, cinque indagati

Redazione
15/10/2022

I messaggi, indirizzati al presidente del Consiglio Superiore di Sanità, erano stati recapitati a partire da febbraio attraverso posta elettronica.

Minacce di morte a Franco Locatelli, cinque indagati

I carabinieri del comando Provinciale di Roma, su delega della locale procura della Repubblica e con il supporto dei Carabinieri dei comandi provinciali di Torino, Ravenna, L’Aquila, Parma e Taranto, hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti di cinque persone sospettate di essere gli autori delle minacce di morte e delle ingiurie indirizzate a Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità del ministero della salute e coordinatore del comitato tecnico scientifico.

Le minacce da febbraio, attraverso numerosi messaggi di posta elettronica

A partire dal febbraio scorso, quando Locatelli era promotore della campagna vaccinale e delle disposizioni relative alle misure anti-Covid 19, le minacce erano state veicolate attraverso numerosi messaggi di posta elettronica. I carabinieri della sezione Indagini Telematiche del nucleo investigativo di Roma hanno individuato i 13 mittenti delle email inviate, sottoponendo i cinque soggetti a perquisizione domiciliare. A queste cinque persone, residenti nelle province di Torino, Ravenna, L’Aquila, Parma e Taranto, sono stati sequestrati i telefoni cellulari e i computer: i dispositivi verranno sottoposti ad accurata analisi per accertare la concretezza delle minacce e la loro eventuale appartenenza a frange estremiste.

Minacce di morte a Franco Locatelli, cinque indagati
Mario Draghi, Roberto Speranza e Franco Locatelli (Getty Images)

Locatelli è presidente del Consiglio superiore di sanità dall’inizio del 2019

62 anni, Franco Locatelli è un medico e accademico, che dal 22 febbraio 2019 ricopre la carica di presidente del Consiglio superiore di sanità, ovvero l’organo di consulenza tecnica e scientifica del Ministero della salute. Con l’arrivo del Coronavirus, Locatelli si è trovato catapultato a livello mediatico nelle case di tutti gli italiani: tra i suoi compiti quelli di divulgare e comunicare alla popolazione le informazioni scientifiche relative alla situazione italiana, così come le evoluzioni della ricerca sul Covid sia a livello europeo che mondiale. Tutto ciò in un clima non esattamente disteso, che lo ha portato anche a ricevere pesanti minacce e insulti.