“Project Revelation” non è una mostra nel senso usuale del termine, ossia una esposizione di artefatti che devono “mostrarsi” al pubblico, o devono esibire virtù tecniche, espressive o poetiche dell’autore; bensì un percorso esperienziale dove lo spettatore entra in risonanza con le opere, o meglio portali, alla ricerca del proprio autentico Sé. Questo l’obiettivo del progetto d’arte firmato “The Prism”, al secolo Stefano Simontacchi, personalità di spicco del mondo legale, presidente dello studio BonelliErede, uno dei più noti e attivi della business community.

Dall’atrio al caveau, un percorso di sette sale
In “Project Revelation” il professionista e il genio creativo si incontrano, dando vita a un unico fil rouge, coerente con una risposta di equilibrio interiore che l’“Avvocato” Simontacchi ha sempre promosso nei suoi obiettivi di business. L’universo creativo di The Prism è ospitato, fino al 14 giugno, in uno dei luoghi più iconici di Milano, Bank Space in Via di San Vittore al Teatro 3, a due passi da Piazza Affari: dall’atrio al caveau, un percorso di sette sale, scandito dalla voce di The Prism, ci riconnette con la piena consapevolezza di noi stessi.

Tra i protagonisti dell’opening anche Malika Ayane
In grande stile l’opening della mostra che ha visto riunirsi, nella serata di martedì 18 aprile, in un epocale vernissage il Gotha del mondo della finanza, della politica, dell’arte e della cultura milanese e non. Per l’occasione anche il lancio di un cortometraggio legato alla mostra: l’omonimo Project Revelation, il video che mostra cinematograficamente le opere di The Prism, allo scopo di esaltarne la potenza visuale, con protagonisti la cantautrice Malika Ayane nonché lo stesso artista. Un ulteriore tassello di quel filo rosso che costituisce l’universo poliedrico di The Prism, frutto di letture, studio, meditazione e spiritualità.
