Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Attualità

Milano, portiere della squadra dei rifugiati morto di freddo a 27 anni

Il suo corpo senza vita è stato trovato in un edificio abbandonato in via Corelli. La società sportiva: «Quando non ti viene concesso di avere dei documenti sei costretto a vivere e a morire ai margini della società».

19 Gennaio 2023 13:08 Gerarda Lomonaco
Un senza tetto di 27 anni è morto per il freddo a Milano. Il ragazzo era il portiere di una squadra dilettantistica di migranti e rifugiati.

Una storia triste quella di Issaka Coulibaly, il ragazzo di 27 anni senza fissa dimora che è morto per il freddo a Milano. Una di quelle notizie che gettano nello sconforto per l’assurdità della circostanza. Il giovane era il portiere della St. Ambroeus FC, la squadra di calcio di seconda categoria composta da rifugiati politici e migranti. Proprio dal post pubblicato nella pagina Facebook della società sportiva si riesce a scrivere la storia della vittima.

Un senza tetto di 27 anni è morto per il freddo a Milano. Il ragazzo era il portiere di una squadra dilettantistica di migranti e rifugiati.
Senza Tetto (Getty Images)

Portiere della squadra dei rifugiati di Milano morto di freddo

Issaka è stato trovato morto in un edificio abbandonato di via Corelli, il 25 novembre scorso, in uno stabile che si è trasformato in un dormitorio per i senza tetto. Addosso non aveva nulla, è stato ritrovato solo un documento nella tasca dei pantaloni che ha reso possibile identificarlo. Il 27enne era nato in Togo e, come tanti ragazzi, era fuggito dalla sua terra in cerca di un futuro migliore che sperava di trovare proprio a Milano.

Da tempo non aveva un lavoro, non aveva una casa e neppure un letto dove riposarsi. Amava giocare a calcio e, proprio in un campetto in via Corelli, giocava come portiere nel St. Ambroeus, la prima società sportiva in Italia ad iscrivere al campionato Figc una squadra composta da rifugiati e richiedenti asilo.

Un senza tetto di 27 anni è morto per il freddo a Milano. Il ragazzo era il portiere di una squadra dilettantistica di migranti e rifugiati.
St.Ambroeus FC (Facebook)

Il comunicato della squadra

A distanza di due mesi dai fatti, la stessa società sportiva ha raccontato la storia di Issaka sui propri canali social. «Si parla di morte naturale a causa del freddo. Ci sono morti per cui si può solo provare enorme dispiacere, ci sono morti invece per cui non si può che provare molta rabbia. Morire di gelo in una città come Milano non può essere classificato semplicemente come morte naturale: se a Issaka fosse stato concesso di vivere regolarmente con dei documenti molto probabilmente non staremmo scrivendo questo post e lui, con una vita regolare, magari starebbe pensando a come rincominciare il campionato dopo la pausa invernale».

E ancora: «Issaka è morto di clandestinità, perché quando non ti viene concesso di avere dei documenti sei costretto a vivere e a morire ai margini della società, senza un permesso di soggiorno, senza la possibilità di lavorare regolarmente, senza la possibilità di affittare una casa, guidare una macchina o accedere a quei servizi basilari che sono concessi a tutti. Eri un portiere fortissimo: ti vogliamo ricordare così, in mezzo ai pali del torneo estivo del Pini che porti la tua squadra in finale».

 

 

 

Tim down in tutta Italia. Decine di migliaia le segnalazioni. Si tratterebbe solo di problemi tecnici. Escluso un attacco hacker.
  • Attualità
Tim down in tutta Italia: cosa è successo
Decine di migliaia le segnalazioni. Si tratterebbe solo di problemi tecnici. Escluso un attacco hacker.
Redazione
Chi è il mercenario russo Mangushev, vittima di un attentato in Ucraina. Colpito alla testa con un colpo di pistola, è in condizioni gravi.
  • Cronaca
Chi è il mercenario russo Mangushev, vittima di un attentato in Ucraina
Colpito a bruciapelo alla testa con un colpo di pistola, è in condizioni gravissime. Aveva mostrato in pubblico il teschio di «un combattente di Azovstal».
Redazione
Guerra in Ucraina, Kyiv: «Non colpiremo il territorio della Russia». Lo ha detto il ministro della Difesa Reznikov.
  • Attualità
Guerra in Ucraina, Kyiv: «Non colpiremo la Russia»
Lo ha detto il ministro della Difesa Reznikov, che presto potrebbe lasciare l’incarico a favore di Budanov, capo dell'intelligence militare.
Redazione
Matteo Messina Denaro, l’audio choc contro Falcone quando iil boss era rimasto bloccato nel traffico a Palermo.
  • Attualità
Messina Denaro, l’audio choc contro Falcone
Lo scorso maggio il boss, bloccato nel traffico, si lamentava per le commemorazioni della strage di Capaci.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021