Né virgole né virgolette, ché non c’è tempo da vincere

la peau douce
29/08/2022

LA POSTA AL CUORE. Sull'aereo da Milano avevo seduta a fianco una ragazza. Foulard amaranto sulla testa. L'accompagnava la madre, di ritorno da uno di quei viaggi che chiamano della speranza, noi sardi però non li chiamiamo così perché per noi ogni viaggio è una speranza.

Né virgole né virgolette, ché non c’è tempo da vincere

Sull’aereo da Milano avevo seduta a fianco una ragazza. Foulard amaranto sulla testa. L’accompagnava la madre, di ritorno da uno di quei viaggi che chiamano della speranza, noi sardi però non li chiamiamo così perché per noi ogni viaggio è una speranza. Indossavo la mia gonna preferita. Ampia a ruota con ricami preziosi del mio amico Antonio Marras uno spettacolo di colori e luce. Lei, la ragazza dai capelli amaranto, l’ha toccata, la gonna, ha detto è bellissima è davvero bellissima anch’io ne avevo una simile, io le ho detto ma ce l’hai ancora e lei ha riso: il suono da dietro la mascherina era in effetti il suono del riso che si lancia agli sposi.