Nell’anno dell’auspicata uscita dal Covid, la Milanesiana si estende a teatri, cinema e palchi di oltre 20 città italiane. Giunta alla sua 22esima edizione, la rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi verrà inaugurata domenica 13 giugno e potrà contare su oltre 150 ospiti, italiani e internazionali, che torneranno a incontrare il pubblico non solo milanese dopo un anno difficile, in cui gli incontri con la cultura sono avvenuti in gran parte attraverso lo schermo di un computer.
Il tema del 2021 è il progresso
Il tema di quest’anno è “Il progresso”, scelto da Claudio Magris a partire dal titolo di un libro di Aldo Schiavone pubblicato da Il mulino. «Una parola che sembra quasi da evitare», spiega l’autore, storico, accademico e saggista, «un ricordo di tempi lontani e di perdute ingenuità intellettuali. Eppure un’idea che esprime qualcosa di profondo e di essenziale: una rappresentazione della storia senza la quale la nostra identità e la nostra capacità di progettare il futuro sono a rischio». Sulla locandina campeggia La Rosa dipinta da Franco Battiato, che accompagna la Milanesiana sin dalla prima edizione. Habitué della rassegna, il grande musicista da poso scomparso verrà omaggiato con un’intera giornata dedicata al suo cinema, che si concluderà con gli interventi di alcuni suoi storici collaboratori come Pino Pinaxa Pischetola, Carlo Guaitoli, Francesco Messina e Morgan, che metterà in scena un suo personale tributo musicale. In programma anche un concerto di Alice, che nella piazza del Duomo di Monza ricorderà il suo mentore a 40 anni esatti dalla pubblicazione di La voce del padrone, l’album di Battiato che ha riscosso il maggior successo commerciale.
Un festival sempre più aperto e curioso, senza interruzioni, in continua ebollizione, che viaggia, si diffonde e si moltiplica
«Stiamo realizzando quanto ho sempre desiderato», dice Elisabetta Sgarbi, «un festival sempre più aperto e curioso, senza interruzioni, in continua ebollizione, che viaggia, si diffonde e si moltiplica. Quest’anno è dedicato al progresso, e dunque anche alle illusioni, agli errori e ai passi falsi». Il festival, promette la curatrice, non si esaurirà con l’estate: «In autunno» spiega, «saremo a Codogno e a Parigi». Ma se l’appuntamento nella città in cui l’incubo Covid è iniziato è già stato fissato per settembre (una mostra e un incontro dedicati al pittore settecentesco Pietro Antonio Magatti), il viaggio della Milanesiana nella capitale francese è ancora avvolto nel mistero. «Appuntamento a novembre» dicono senza scucirsi dal comitato editoriale della rassegna.

Ricordando Ennio Morricone, Enzo Jannacci e Strehler
Come detto, l’inaugurazione è in programma per domenica 13, con il primo “sconfinamento” rispetto alla tradizionale sede di Milano. Enrico Ruggeri sarà a Sondrio, in piazza Garibaldi, dapprima intervistato da Candida Morvillo e poi in concerto. Si tratta del primo di una lunga serie di appuntamenti musicali che comprendono anche i live degli Extraliscio, l’omaggio di Tosca a Ennio Morricone al Castello Scaligero di Villafranca (Vr) e quello di Elio a Enzo Jannacci. In programma anche il jazz, con Omar Sosa e il Devil Quartet di Paolo Fresu, e la classica, con Uto Ughi al Vittoriale di Gardone Riviera (Bs), Ramin Bahrani nel salone degli affreschi del Collegio Borromeo di Pavia e altri ancora. Notevole anche il cartellone teatrale, che verrà inaugurato al Piccolo Teatro da un omaggio a Giorgio Strehler a 100 anni dalla nascita. Giorgio Strehler, ragazzo di 100 anni verrà trasmesso anche in streaming e dopo il prologo letterario di Edith Bruck potrà contare sugli interventi di Andrée Ruth Shammah, Ottavia Piccolo, Massimo Ranieri e Ornella Vanoni. Fra gli altri spettacoli in programma, Pitecus di Antonio Rezza e Flavia Mastrella al Vittoriale, Fellini e Cagnacci di Vittorio Sgarbi, che a Rimini illustrerà il rapporto tra il grande regista e il pittore barocco, la comicità di Gene Gnocchi in Se non ci pensa Dio, ci penso io e lo storytelling sportivo di Federico Buffa con Italia Mundial.
Omaggio a Dante
Non può mancare, ovviamente, la letteratura. A cominciare dagli incontri con Wole Soyinka, premio Nobel nigeriano, e con Tahar Ben Jelloun, Amin Maalouf e Hervé Le Tellier, oltre alle lectio di Massimo Cacciari e Claudio Magris e agli omaggi a Dante a 700 anni dalla morte. Fra questi ultimi, da segnalare Voce e vortice di Arto Lindsay, spettacolo ispirato alla lectura Dantis che Carmelo Bene tenne a Bologna nel primo anniversario della strage del 1980. Omaggi ai grandi maestri, infine, nel cinema. Franco Piavoli dialogherà con Paolo Mereghetti e riceverà la Rosa d’Oro, premio alla carriera che verrà attribuito anche a Giuliano Montaldo, di cui verranno proiettati capolavori come Sacco e Vanzetti e Giordano Bruno. Nella sua Parma è invece in programma una serata dedicata a Bernardo Bertolucci con letture tra gli altri di Laura Morante e Paolo di Paolo, seguite dallo spettacolo Bernardo Bertolucci – Pièce su 5 fotogrammi di Ermanna Montanari e Marco Martinelli.