Mentre i tifosi rossoneri e nerazzurri continuano ad affollare San Siro per esultare ai gol dei propri beniamini, che sia in notti italiane o europee, Milan e Inter separano le proprie strade sull’idea del nuovo stadio. Il proprietario del club rossonero, Gerry Cardinale, ha rotto gli indugi e ha deciso di muoversi in prima persona per dire addio allo storico impianto Giuseppe Meazza e costruire la nuova casa milanista, senza i cugini interisti. Un’idea che inizialmente appariva come un bluff per mettere pressione al Comune ma che adesso, secondo quanto rivela Gazzetta dello Sport, è sempre più concreta.

Le idee del Milan: dall’area di San Siro a Sesto San Giovanni
Gerry Cardinale, proprietario del Milan, sarebbe stanco delle lungaggini burocratiche che stanno rallentando non soltanto la realizzazione del nuovo impianto, sulle ceneri di quello attuale, ma anche il dibattito sull’abbattimento stesso di San Siro. E così la società ha deciso di mettere sul tavolo diversi progetti, sganciandosi da quello originario in collaborazione con l’Inter e con il Comune, che prevedeva la ricostruzioni nell’area al fianco del Meazza. Il primo piano di riserva sarebbe, invece, Sesto San Giovanni. Già un anno fa era stato il sindaco Di Stefano a raccontare della visita di Gerry Cardinale e di un’area «privata», già pronta alla cessione. Il primo cittadino aveva dichiarato: «Non ci sono criticità e i costi sarebbero più contenuti. Nell’arco di 18 mesi potrebbe essere posata la prima pietra. Sono aree già demolite e quasi del tutto bonificate. In altre parole, non c’è nulla da tirare giù, la superficie è già disponibile. Inoltre, trattandosi di un’area privata, non ci sarebbe bisogno di dibattito pubblico. Insomma, saremmo pronti fin da subito».
L’altra strada porta a San Donato o a Rozzano
Altri due possibili progetti, invece, riguardano le aree di San Donato e del Comune di Rozzano, secondo quanto scrive Gazzetta dello sport. Ma ci sarebbe anche l’area La Maura, appartenente al gruppo Fcma, a due chilometri da San Siro. Resta da capire come vorrà muoversi il Milan. Sganciarsi dal progetto di cui si parla da anni significherebbe ammettere di aver perso tempo e soldi. D’altro canto, come lo stesso presidente Scaroni ha dichiarato un mese fa, «il Milan incassa 40 milioni per lo stadio. Come facciamo a livello internazionale a competere con entrate così basse? Perciò vogliamo assolutamente il nuovo stadio, e se non sarà San Siro, il Milan se lo farà da solo. Non molliamo il colpo, io vi assicuro che il Milan avrà il nuovo stadio». I tifosi aspettano e sognano.
