Leggenda del ring, imprenditore e ora ambasciatore della cannabis. Mike Tyson, ex stella della boxe mondiale, ha accettato l’invito del Malawi a diventare rappresentante ufficiale del Paese che ha da poco legalizzato l’uso medicinale della pianta.
La proposta del Malawi e il business di Mike Tyson in California
«Il Malawi potrebbe non farcela da solo, poiché la complessa industria richiede collaborazione», ha scritto il ministro dell’Agricoltura Lobin Low nell’invito al pugile. «Pertanto vorremmo nominare lei, Mike Tyson, ambasciatore della filiale della cannabis del Malawi». Come riporta la Bbc, il campione ha subito accettato la proposta, tanto che sono in corso i programmi per una sua visita ufficiale. Lo Stato africano ha legalizzato nel 2020 la coltivazione e la lavorazione della cannabis solo per uso medicinale, lasciando interdetta la sfera personale. Come ha riportato ad Afp il governo, tramite le parole del portavoce Gracian Lungu, «il sostegno di Tyson attirerà investitori e potenziali acquirenti», accrescendo il mercato.
i think @SnoopDogg would have been a better pick.
just my thoughts pic.twitter.com/NOBQNbbgUB
— Lord Timmy, 1st of His Name (@TheNtilo) November 23, 2021
Iron Mike, oggi 55enne, non è nuovo a tale mondo. Da anni ha infatti avviato in California il Tyson Ranch, azienda di marijuana che, secondo Cheat Sheet, gli garantisce un utile di circa 400 mila dollari al mese. Nel corso della sua vita, il campione americano ha sempre sostenuto gli effetti benefici della cannabis, dichiarando che il suo consumo gli ha sensibilmente migliorato la salute mentale dando una svolta alla sua vita. Diversi studi scientifici hanno però affermato il contrario, suggerendo come l’uso di cannabis potente possa portare a gravi malattie psichiche.
Gli oppositori ricordano l’accusa di stupro negli anni Novanta
Intanto il Malawi è diviso fra sostenitori e oppositori. Fra questi ultimi il Center for Public Accountability, gruppo di società civile del Paese, che ha criticato la mossa del governo per via del passato criminale di Iron Mike. Il riferimento è alla condanna negli Anni Novanta per violenza sessuale in Indiana che ha portato l’ex pugile per tre anni dietro le sbarre. «Il CPA non comprende perché scegliere uno stupratore come immagine del marchio», ha dichiarato Kondwani Munthali, direttore del gruppo. «Soprattutto in un periodo come questo, quando gli sforzi per frenare la violenza sulle donne sono al centro dell’agenda di governo».
Tyson Ranch pic.twitter.com/NawR926oaQ
— Blessings (@illestpicx) June 21, 2021