Dopo 19 giorni in balia del mare, la Ocean Viking, la nave di SOS Méditerranée con 231 migranti a bordo, attraccherà «in via del tutto eccezionale» venerdì mattina a Tolone. Lo ha annunciato il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin che ha puntato il dito contro l’Italia. La situazione a bordo è diventata critica. Oggi quattro persone sono state evacuate in gravi condizioni di salute all’ospedale di Bastia, in Corsica. «Le condizioni sono peggiorate drasticamente. Alcuni hanno minacciato di buttarsi in mare, altri si sono rifiutati di mangiare, il cibo stava diminuendo e così anche le medicine», ha denunciato Sophie Beau, direttrice dell’ONG. «Non possiamo assistere al sequestro di 231 persone per motivi politici», ha aggiunto. «Abbiamo bisogno di una risposta umanitaria a una crisi umanitaria». Appello condiviso dalla Commissione europea che ieri aveva reclamato per Ocean Viking lo «sbarco immediato nel porto sicuro più vicino». «La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere risolta con urgenza per evitare una tragedia umanitaria», recita una nota di Bruxelles che ha invitato gli Stati membri a «lavorare insieme per garantire una risposta comune, con la massima importanza e considerazione per la sacralità della vita umana».
La Francia non accoglierà i 3.500 migranti dall’Italia previsti dal piano ricollocamenti
Non si placa la tensione tra Italia e Francia. Mercoledì Parigi aveva definito «inaccettabile» il rifiuto italiano di fare attraccare la nave. Oggi Darmanin, accusando l’Italia di non aver onorato i propri impegni e minacciando «conseguenze pesanti sulle relazioni bilaterali e su quelle europee», ha annunciato che la Francia non accoglierà entro l’estate 2023 i 3.500 migranti che dovevano essere ridistribuiti secondo il piano ricollocamenti. Non solo. Ha invitato gli altri partecipanti al meccanismo europeo, in particolare la Germania, a fare lo stesso e cioè a sospendere l’accoglienza programmata dei rifugiati che attualmente si trovano nel nostro Paese.

Lo sbarco dei migranti a Tolone rischia di travolgere il governo Borne
Vista la situazione sempre più complessa a bordo, la Francia ha deciso di permettere alla Ocean Viking di attraccare facendo sbarcare tutti i migranti. La selezione degli aventi diritto alla protezione internazionale si svolgerà a terra. «Abbiamo preso questa decisione per salvare vite umane», ha affermato Darmanin. Un’apertura che, a poche settimane dalla presentazione del disegno di legge sull’immigrazione, rischia di travolgere il governo Borne. La destra e soprattutto l’estrema destra, che teme che l’apertura all’Ocean Viking possa rappresentare un precedente, sono partite all’attacco. Il repubblicano Eric Ciotti ha parlato di errore. «Con noi l’Ocean Viking, come l’Aquarius nel 2018 (poi attraccata in Spagna, ndr) non sarebbe entrata», ha rincarato la dose il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella. «Perché non abbiamo nulla da offrirvi. Non abbiamo alcun mezzo per aiutarvi». Per il lepenista, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata coerente e ha fatto bene a rifiutarsi di fare attraccare l’Ocean Viking, come fece bene Matteo Salvini, e a mandarla in Francia perché «Monsieur Macron vuole accogliere tutti».
Avec nous, l'Ocean Viking n’accosterait pas sur les côtes françaises. Parce qu’elle est dissuasive, notre fermeté en matière migratoire est en vérité la politique la plus humaine. pic.twitter.com/BUTPHRXq5a
— Jordan Bardella (@J_Bardella) November 9, 2022