Cosa sapere della rotta dei migranti dal Medio Oriente alla Bielorussia
Migliaia di profughi sono bloccati al confine polacco. Ma come sono riusciti a raggiungere le porte dell'Ue? E come intende rispondere Bruxelles?
Sono ormai migliaia i migranti bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia, un’area di fatto militarizzata. Ma come arrivano alle porte dell’Europa partendo dal Medio Oriente? Spesso via aerea: con voli di linea o charter. Per questo Bruxelles, come riporta la Bbc, sta pensando di imporre sanzioni alle compagnie aeree accusate di essere attive nel traffico di migranti, tra cui la compagnia di bandiera bielorussa Belavia, già sottoposta a sanzioni Ue dopo il dirottamento di un volo Ryanair il 23 maggio per arrestare il giornalista dissidente Roman Protasevich.
Da dove arrivano i migranti bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia?
Molti di coloro che sono arrivati in Bielorussia e poi hanno tentato di raggiungere l’Ue negli ultimi mesi provengono dal Medio Oriente, oltre che dall’Afghanistan. Una minoranza arriva anche dall’Africa (soprattutto dalla Repubblica democratica del Congo). I dati di Frontex relativi a settembre mostrano i principali Paesi d’origine: Iraq, Siria, Afghanistan, Turchia, Iran.
Quali sono le principali rotte aeree dal Medio Oriente alla Bielorussia
La Capitale della Bielorussia, Minsk, ha voli regolari da destinazioni in tutto il Medio Oriente, tra cui Istanbul, Beirut, Dubai e Baghdad. La compagnia di bandiera, Belavia ha voli giornalieri da Istanbul. Altri vettori nazionali operano voli regolari per Minsk, come Turkish Airlines e Aeroflot. A queste vanno aggiunte anche compagnie aeree private che collegano Baghdad e e Dubai con Minsk. Un’inchiesta della Bbc ha portato alla luce una rete di tour operator e di trafficanti che offriva pacchetti completi di volo e visto per la Bielorussia. Va ricordato che per i cittadini di 76 Paesi – esclusi però Afghanistan e Iraq – è possibile soggiornare in Bielorussia per un mese senza visto.
Le accuse dell’Ue e della Polonia a Bielorussia e Russia
Minsk è accusata di facilitare i viaggi dal Medio Oriente per destabilizzare l’Ue. Nei fatti, il Paese dalla scorsa estate è diventato un grande centro di smistamento dei migranti. La Polonia ha recentemente puntato il dito anche contro la Russia che sarebbe il grande burattinaio della crisi.
La risposta dell’Unione europea: sanzioni alle compagnie aeree
Per fermare l’esodo verso i confini di Polonia e Lituania, l’Ue sta pensando di inserire nella black list tutte le compagnie aeree che trasportano migranti. Il portavoce della Commissione europea Peter Stano ha confermato alla Bbc che Bruxelles sta monitorando sia le compagnie statali che quelle private oltre ai voli charter che spesso sono organizzati in poche ore. Una delle ipotesi sul tavolo è bloccare il leasing di aeromobili Belavia di società con sede in Ue, principalmente irlandesi, danesi e romene. Questo però provocherebbe ripercussioni pesanti a livello economico alle aziende. L’Ue inoltre sta tenendo d’occhio almeno 20 Paesi – tra cui la Russia – da cui si ritiene che i migranti possano imbarcarsi per raggiungere la Bielorussia e quindi entrare in Europa. Lo scorso agosto l’Ue aveva chiesto alle autorità irachene di bloccare i voli da Baghdad alla Bielorussia. Lo stop è durato per qualche tempo poi alcuni voli sono ripresi, come dimostrato da un’interrogazione al parlamento Ue. In particolare quelli della Iraqi Airways da Baghdad a Minsk con posti quasi esauriti. Al momento i voli dall’Iraq a Minsk sono diminuiti e vengono gestiti da operatori privati. Il sospetto è che i migranti trovino rotte alternative attraverso la Turchia e il Libano.