Oggi 27 marzo 2023 è il giorno in cui per i migranti scatta il click day. In data odierna, 82.705 lavoratori extracomunitari potranno essere inseriti in molte aziende italiane come lavoratori. Un numero in aumento rispetto ai 69.700 del 2022.
Click day migranti: cosa dice il decreto flussi
Il decreto flussi emanato del Presidente del Consiglio dei Ministri, dedicato alla programmazione transitoria dei flussi, quest’anno prevede un numero maggiore di richieste. I datori di lavoro, da oggi possono entrare nel portale dedicato, identificarsi con lo Spid e inserire le richieste secondo il proprio fabbisogno di lavoratori extracomunitari.
I settori maggiormente interessati sono l’autotrasporto, il turistico-alberghiero, l’edilizia, la meccanica, le telecomunicazioni, l’alimentare e la cantieristica navale.

Dei nuovi ingressi, oltre la metà (44.000 circa) sono coloro che serviranno per il lavoro stagionale, principalmente nelle aziende agricole, oltre che nel settore turistico alberghiero.
I lavoratori extracomunitari potranno essere impiegati subito dopo aver ottenuto il nulla osta e senza aspettare la firma del contratto di soggiorno. Per quanto riguarda il settore agricoltura, le richieste che non verranno accolte saranno esaminate in via prioritaria quando saranno emanati altri decreti flussi, senza dover ripresentare la domanda.
Nelle settimane successive a questo click day potrebbe anche arrivare un nuovo decreto flussi per ingressi aggiuntivi in base al numero di domande che saranno respinte.

Quanti lavoratori servono?
«Nelle campagne, con l’arrivo della primavera, c’è bisogno di almeno centomila giovani per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali», ha detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Romano Magrini, responsabile lavoro e immigrazione di Coldiretti, ha spiegato che «in agricoltura, solo le associazioni datoriali chiederanno circa 50mila dipendenti».
Secondo un dossier pubblicato nel dicembre 2021 dal centro studi Idos, all’Italia servirebbero 400.000 nuovi immigrati per sostenere la ripresa economica e compensare il calo demografico. Ad oggi, sempre un dossier Idos dice che 358 mila lavoratori provenienti da 164 paesi diversi sono impegnati nei campi e nelle stalle.