Migranti, Calenda: «Reazione Francia inqualificabile, sceneggiata del Viminale»
Intervistato dal quotidiano «La Repubblica» il leader di Azione espone il suo pensiero sulla questione migranti e sul caso della Ocean Viking
Carlo Calenda si esprime sulla questione migranti in modo deciso, appoggiando «l’Italia» ma difendendo, anche se non direttamente, l’operato del Governo Meloni. In particolar modo, il leader del Terzo Polo ha condannato la reazione che la Francia ha avuto nei confronti dell’Italia.
Le parole di Carlo Calenda sui migranti
Intervistato dal quotidiano «La Repubblica» Calenda ha espresso il suo pensiero, pur ammettendo di non favorire la Meloni. Infatti, le sue parole a questo riguardo sono state: «Io non difendo Giorgia Meloni, di cui ero e resto un oppositore. Io difendo l’Italia. E non ho nessun imbarazzo a dire, peraltro da presidente di un partito che in Europa sta nel gruppo di Macron, che la reazione del governo francese sulla questione Ocean Viking è oltremisura, fatta per parlare più a Le Pen e Zemmour, ovvero ai loro sovranisti, che a noi».
Inoltre, Calenda definisce una «sceneggiata» quella di Piantedosi e del Viminale: «Intanto diciamo che la gestione Piantedosi su sbarchi e ong è il remake di quel che fece Salvini, una sceneggiata sulla pelle dei naufraghi. Inaccettabile. Poi però c’è il resto». Non manca poi, la critica al presidente francese Macron: «In patria ha subito attacchi per aver accettato di accogliere i migranti approdati da noi, quindi ha pensato di trasformare un’incomprensione in una crisi con l’Italia. Mandando 500 gendarmi a Ventimiglia e chiedendo il blocco delle ricollocazioni. Un atto inqualificabile e ingiustificabile».
Le responsabilità della Meloni
Secondo Carlo Calenda, Giorgia Meloni non ha responsabilità sulla questione migranti. Il leader di Azione ha precisato: «Le hanno Piantedosi e Salvini, non Meloni. Ed è un errore usare un Paese straniero per attaccare il proprio governo. La Francia ha sbagliato e sarebbe bene che lo riconoscessero tutti. Ma davvero si pensa che possano insegnarci come gestire i confini? Ma se sono più rigidi di noi».
Ad ogni modo, l’esponente del Terzo Polo ha concluso l’intervista asserendo di continuare a essere un oppositore di questo governo: «Anche se stavolta ho preso le parti della premier resto un oppositore fermissimo di questo governo che secondo me combinerà un casino dietro l’altro».