«Ho avuto la tessera della Dc e dell’Azione cattolica. E mi sono accorto che sono un cristiano cattolico vero, ho porto sempre l’altra guancia. Ho avuto 86 attacchi in cento giorni». Così il candidato sindaco di Roma Enrico Michetti prova a riportare il sereno dopo le polemiche degli ultimi giorni che l’hanno visto protagonista di due “filoni caldi”: quello relativo alle frasi su Hitler in diretta su Radio Radio e le allusioni agli ebrei e all’eco eccessiva data alla Shoah.
Michetti si paragona a De Gasperi: due perseguitati
«Io credo di aver vissuto, in piccolo, quello che visse Alcide De Gasperi. Si rivolse alla conferenza della pace di Parigi nel ‘46, dicendo: tutto è contro di me tranne la vostra personale cortesia… In questa campagna elettorale tutto era contro di me, tranne una coalizione unita. No, con noi non ce la fanno. Chi fa politica deve evitare il clima di odio, perché si crea la falda e si paralizza il sistema. C’è sempre il cecchino pronto a spararti. Si può vincere le elezioni ma non si governa con l’odio…» ha proseguito il candidato sindaco.
Michetti e le frasi a supporto della salita al potere di Hitler
«Hitler ascende al potere attraverso una legge democratica. Hitler non viola… non è che prende d’assalto le istituzioni. Hitler arriva al potere perché il presidente gli conferisce l’incarico di cancelliere, ritenendolo l’uomo giusto per risolvere i problemi strazianti della Germania» ha detto in diretta a Radio Radio, dimenticando che il Fuhrer prese il potere con l’incendio del Reichstag.
Domenica e lunedì Roma al ballottaggio
Nella Capitale si voterà dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 17 ottobre e dalle 7 alle 15 di lunedì 18 ottobre. A contendersi il Campidoglio saranno da una parte Enrico Michetti e dall’altra, per la coalizione di centro-sinistra, Roberto Gualtieri. Decisivi per la vittoria dell’uno o dell’altro saranno Carlo Calenda e Virginia Raggi, esclusi dal ballottaggio ma entrambi accreditati di quasi il 18% dei voti.