Non solo musica. Dopo aver incoronato le Blackpink come artiste dell’anno, il Time ha scelto anche l’Icona del 2022. È l’attrice malese, ma di origini cinesi, Michelle Yeoh, vera star del cinema orientale e rinomata a Hollywood. La sua storia vanta diverse gioie e forti dolori. Un infortunio in adolescenza infranse il sogno di diventare ballerina professionista. Ha più volte pensato di abbandonare la recitazione, dovendo scegliere fra carriera e famiglia fin quando l’incontro con Quentin Tarantino negli Anni ’90 le ha cambiato la vita. Fra i nomi del momento grazie alla sua performance in Everything Everywhere All at Once, il 14 dicembre sarà in Avatar 2 – La via dell’acqua e il 25 su Netflix con The Witcher: Blood Origin. Ecco le tappe fondamentali della sua carriera con i film più significativi.

Michelle Yeoh, chi è la star del cinema Icona dell’anno per il Time
Il sogno della danza, i primi film e il matrimonio
Nel mazzo di Michelle Yeoh, la carta del destino ha giocato un ruolo più che cruciale. Nativa di Ipoh, in Malesia, ha trascorso l’infanzia con il sogno di diventare una ballerina. Il suo futuro nel balletto però ha avuto vita breve, dato che un infortunio alla Royal Academy of Dance di Londra le causò gravi danni alla schiena. Dopo aver detto addio alla danza, a 21 anni si è iscritta e ha vinto il concorso di Miss Malaysia. Da qui i primi contratti come modella per orologi di polso al fianco di un’altra star dell’Oriente, Jackie Chan. Le pubblicità sono state trampolino di lancio per la sua carriera da attrice, tanto che ha ottenuto ruoli nei film di azione di Hong Kong. Si ricordano Bambole e botte (1985) e Magnificient Warriors (1987).
"When you get an opportunity like this, you have to pour your heart and soul into it," says Michelle Yeoh of her role Evelyn Wang in "Everything Everywhere All at Once."
Find out why Yeoh is TIME's 2022 Icon of the Year: https://t.co/XtxqjKHgeG pic.twitter.com/zFyTpk411j
— TIME (@TIME) December 7, 2022
L’età dell’oro però non sembrava destinata a durare a lungo. Pensò infatti di abbandonare la recitazione più volte, tra cui due in particolare. Come ricorda la stessa rivista Time, Michelle Yeoh sposò nel 1988 Dickson Poon, produttore della casa di produzione D&B Films. Desiderando fortemente dei figli e una famiglia, si vide costretta a dover scegliere fra carriera e vita privata. Al successivo divorzio dopo soli tre anni seguì un infortunio serio per un’acrobazia andata male. Riprese soltanto nel 1992 grazie a Police Story 3: Supercop ancora una volta al fianco di Jackie Chan.
L’incontro con Tarantino e i grandi successi di Hollywood
La vita di una persona si definisce però sempre grazie ad alcuni momenti cruciali. Se l’infortunio nel balletto ha avuto toni negativi, il suo contraltare felice arrivò nel 1995. Il rinomato regista Quentin Tarantino, sulla cresta dell’onda per Pulp Fiction, giunse a Hong Kong per promuovere la sua opera e incontrò Michelle Yeoh. Sentendolo ricordare a memoria le sue scene d’azione, capì che la sua carriera aveva ancora qualche pagina bianca da riempire. Presto giunsero i primi ruoli a Hollywood. Nel 1997 entrò nel cast di Il domani non muore mai, capitolo di James Bond con Pierce Brosnan nel ruolo dell’agente segreto Wai Lin.

La ribalta però dovette attendere altri tre anni, in cui rifiutò ruoli troppo stereotipati per un’attrice orientale. Nel 2000 infatti recitò nel cult La tigre e il dragone di Ang Lee nei panni della guerriera Yu Shu Shen. «Pensavo, egoisticamente, fosse l’apice per lei», avrebbe dichiarato in seguito il regista, ricordando di essersi commosso sul set. «Ha continuato a stupire anno dopo anno». Cinque anni dopo arrivò Memorie di una geisha, nel 2008 La mummia – la tomba dell’imperatore dragone con Jet Li e Brendan Fraser. Fino ai recenti film Marvel Guardiani della Galassia – Vol. 2 e soprattutto Shang Chi e la leggenda dei Dieci Anelli oltre al già citato Everyday Everywhere All at Once.
Prossimi film e serie tv, Michelle Yeoh in Avatar e The Witcher – Blood Origin
A 60 anni, compiuti lo scorso agosto, il sogno nel cassetto resta ovviamente l’Oscar. Nessuna asiatica ci è ancora riuscita come protagonista. «Ci ho pensato», ha ammesso Michelle Yeoh al Time. «Non solo io, ma tutta la popolazione orientale, ricordandomi che lo faccio in nome loro». Ci proverà con diversi progetti in arrivo, su cui spicca Avatar 2 – La via dell’acqua. Interpreterà la dottoressa Karina Mogue e tornerà anche nei sequel dei prossimi anni. «Non posso anticipare nulla, ma sarò ancora nel cast in futuro», ha detto in un’intervista recente. «James Cameron è un genio che cammina, farei la signora del tè per lui». Ancora nel mistero la trama dell’atteso sequel, per cui arrivano recensioni esaltanti dalla stampa internazionale. Nel cast torneranno Sam Wothington e Zoe Saldana nei panni di Jake e Neytiri che dovranno lasciare la loro casa per una nuova minaccia.
Non solo Avatar. Nel futuro di Michelle Yeoh anche Trasformers: Il risveglio, prossimo capitolo della saga sui robottoni Hasbro. Inoltre sarà su Netflix il 25 dicembre con The Witcher: Blood Origin, la serie prequel della più celebre saga con Henry Cavill. Interpreterà Scian, ultimo membro di una tribù degli elfi in missione per recuperare un oggetto rubato al suo popolo.