Messico: chi era Michele Colosio, volontario italiano ucciso in Chiapas

Redazione
13/07/2021

Il 42enne bresciano aveva un passato da radiologo all'ospedale civile di Brescia. Da una decina d'anni faceva la spola tra Italia e Messico.

Messico: chi era Michele Colosio, volontario italiano ucciso in Chiapas

Michele Colosio, 42enne volontario bresciano, è stato ucciso con colpi di pistola domenica 11 luglio a San Cristobal de Las Casas, nello stato messicano del Chiapas. L’uomo da una decina d’anni lavorava a progetti di cooperazione e aiuto alla popolazione locale. Ex radiologo, aveva lavorato in passato all’ospedale civile di Brescia, il 42enne era volontario presso la comunità Yi’bel ik’ Raíz del Viento che gli ha dedicato un ricordo su Facebook.

https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=4083855314985341&id=1654124737958423

«Michele Colosio è stato ucciso ieri sera», scrive la comunità sui social. «Il suo sorriso grande si è spento, lo hanno ucciso in un agguato, a un isolato da casa sua, mentre tornava dai festeggiamenti per la finale dell’Europeo. Michele è nato in Italia ma è sempre stato un cittadino del mondo, viveva in Messico da più di 10 anni e aveva una grande rete di amicizie, grande come il suo cuore. Artigiano, viaggiatore, pastore di capre, contadino, meccanico di biciclette», continua il post, Michele faceva di tutto spinto dalla curiosità di imparare e rendersi utile.

La denuncia: «A San Cristobal de Las Casas il crimine è impunito»

L’omicidio di Michele Colosio purtroppo è uno dei tanti che si registrano nella zona. Il villaggio di San Cristobal de Las Casas, continua infatti l’associazione, è «in balia di gruppi armati (criminalità comune, crimine organizzato, narcos, paramilitari, sicari in uniforme e così via) che agiscono indisturbati. Il marciume istituzionale, la povertà diffusa e l’impunità hanno trasformato questa bella città in un inferno. Lo denunciamo da anni e resistiamo, non ci fermiamo».