Michael Patrick Turland, originario della contea di Mohave, in Arizona, è stato arrestato per maltrattamento e uccisione di animali dopo che, qualche settimana fa, la polizia ha scoperto che quasi 200 cadaveri di cani, conigli, uccelli, tartarughe, lucertole, topi e serpenti erano stati stipati dall’uomo in un freezer.
Come si sono svolte le indagini che hanno portato alla cattura di Michael Patrick Turland
Quando le autorità della Protezione Animali hanno ricevuto la denuncia di una donna che accusava il 43enne di non averle restituito i serpenti presi in prestito per l’accoppiamento, si sono insospettite e si sono immediatamente precipitate sul posto. Così, dopo una serie di perquisizioni, le forze dell’ordine si sono trovate davanti uno spettacolo raccapricciante. Come si legge nel comunicato stampa diffuso dall’ufficio dello sceriffo e riportato dal Guardian, l’uomo aveva accatastato i corpi degli animali nel box di un appartamento che aveva affittato nella Golden Valley, una comunità rurale nella parte più occidentale dell’Arizona.

«Gli animali erano conservati all’interno di una congelatore a pozzetto di grandi dimensioni», si legge nella nota, «e buona parte degli esemplari erano stati surgelati quando ancora erano in vita, vista la posizione assunta dal corpo». A scoprire l’inquietante bottino per primi erano stati proprietari dell’immobile, impegnati nelle pulizie dopo che Turland e la moglie avevano lasciato la casa. Sono stati proprio loro a contattare la donna che si è rivolta alle forze dell’ordine e ha fatto partire le indagini. Quando gli agenti hanno messo insieme definitivamente il puzzle, si sono presentati alla porta di Turland che però non era in casa. Arrestato nel giro di qualche ora, non sono stati necessari infiniti interrogatori o eccessive pressioni per farlo confessare: «Dopo qualche domanda, ha ammesso di aver accatastato diversi esemplari quando erano ancora vivi e vegeti», prosegue la nota. Dichiarato colpevole, il tribunale lo ha condannato per 94 capi di imputazione.