Italia Viva e Forza Italia potrebbero annunciare già oggi un accordo a matrice locale che potrebbe essere il preludio di qualcosa di più grande. La momento, infatti, i due gruppi collaboreranno nel parlamento siciliano per una collaborazione che porti alla creazione di liste comuni nelle due sfide alle urne in programma nel 2002: le Amministrative di Palermo e le regionali.
Renzi nel centro-destra: l’accordo in Sicilia
«I due gruppi parlamentari inizieranno una collaborazione istituzionale su temi condivisi, rimanendo noi di Sicilia futura-Italia viva all’opposizione. L’intesa vuole essere l’inizio di un percorso che deve condurre a scelte e liste condivise alle prossime competizioni elettorali» anticipa il capogruppo renziano, Nicola D’Agostino.
Renzi e Miccichè: accordo in vista?
«In ogni caso credo che il destino di Renzi sia nel centrodestra. Alle Comunali di Palermo e Genova lo ufficializzerà» ha dichiarato a Repubblica Miccichè. Dichiarazioni che seguono di un mese quelle di Matteo Renzi: «Gianfranco Miccichè è uno che al momento è un nostro avversario politico, ma poi si vedrà. Quando c’è stata la crisi della nave Diciotti ha detto cose che altri non dicevano» ha detto l’ex premier.
Renzi nel centro-destra: l’altolà di Musumeci
«In questo momento sono molto interessato ai tanti problemi legati alla Sicilia. Mi fa piacere che ci sia fantasia creativa in politica e ognuno ha il diritto di esprimerla. In Sicilia credo che il centrodestra abbia vinto e i numeri non sono opinabili, a livello nazionale credo che sia emersa un’esigenza, la classe dirigente non si può inventare un mese prima della scadenza elettorale» ha commentato il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci
Il progetto è il terzo polo dei moderati
«Miccichè confonde i suoi desideri con la realtà. Non c’è nessuna adesione di Italia viva e di Renzi al centrodestra, né ora né alle prossime amministrative» ha dichiarato il deputato Michele Anzaldi, da sempre vicino a Matteo Renzi. E in effetti sembra che l’idea dell’ex sindaco di Firenze sia più che altro quella di costituire un terzo polo, moderato, alternativo al centro-destra ma anche al centro-sinistra troppo vicino al Movimento 5 Stelle.