Una forte ondata di caldo sta colpendo una vasta porzione dell’Asia, causando morti e chiusura delle scuole in India, temperature da record in Cina per il mese di aprile e, addirittura, in assoluto per la Thailandia, con 45,4 gradi di massima raggiunti venerdì 14 aprile. Già a marzo si era verificata in Asia orientale, dal Giappone a Taiwan fino al Vietnam, una fortissima ondata di caldo che aveva polverizzato migliaia di record. La storia si sta ripetendo questo mese.
In India a forte rischio i lavoratori agricoli: caldo e umidità insostenibili
egli ultimi anni, l’India è diventata particolarmente vulnerabile al caldo estremo: gli esperti temono che il 2023 potrebbe rivelarsi peggiore delle annate precedenti. L’ondata di caldo di aprile ha colpito in particolare gli Stati dell’India settentrionale e orientale. Questa settimana il dipartimento meteorologico ha emesso un avviso arancione in alcune parti di Bihar, Jharkhand, Odisha, Andhra Pradesh e Bengala Occidentale, tutti Stati con un’alta percentuale di lavoratori rurali, costretti a lavorare all’aperto anche in condizioni proibitive dovute a caldo e umidità. Sei città nel nord e nell’est dell’India hanno registrato temperature superiori a 44 gradi, mentre la capitale Delhi è arrivata ieri a 40,4 gradi. L’ondata di caldo dovrebbe continuare almeno fino a venerdì 21 aprile: il primo ministro del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha disposto la chiusura di tutte le scuole pubbliche dello Stato, esortando gli istituti privati a fare lo stesso. Negli ultimi giorni, scrivono i media locali, si erano moltiplicati gli studenti che avevano accusato problemi di salute, come forti mal di testa, proprio a causa del caldo.

Dall’India al confinante Bangladesh, secondo il Global climate risk index al settimo posto tra gli Stati più colpiti dal riscaldamento globale: sabato scorso, nel giorno più caldo degli ultimi 58 anni, nella capitale Dacca le temperature hanno superato quota 40 gradi, provocando lo scioglimento del manto stradale. Il ministero dell’Ambiente, delle foreste e dei cambiamenti climatici ha affermato che, se il caldo non diminuirà, verrà dichiarato lo Stato di emergenza. In Bangladesh ci sono 6 milioni di migranti climatici su 170 milioni di abitanti: molti di essi vivono in miseria nelle baraccopoli, in aree urbane degradate o direttamente in strada.

A Yuanjiang, in Cina, superato i 35 gradi per 22 giorni consecutivi
In Cina, i media locali hanno riferito che in molte località sono state osservate temperature record per aprile: è successo a Chengdu, Zhejiang, Nanjing, Hangzhou e in altre aree della regione del delta del fiume Yangtze. La temperatura massima nella città di Yuanjiang, provincia di Hunan, ha superato i 35 gradi per ben 22 giorni consecutivi. Si tratta di valori eccezionali per il mese di aprile: stando alle statistiche, infatti, i mesi più caldi in Cina sono quelli di giugno e luglio. L’anno scorso, durante un’ondata di caldo estiva, a Beibei (nella provincia di Chongquing) erano stati raggiunti i 45 gradi

Dal Sud-est asiatico all’Asia centrale: tutti stanno facendo i conti con il forte caldo
Temperature insolitamente calde vengono segnalate anche nel Sud-est asiatico. Luang Prabang, nel Laos, questa settimana ha toccato 42,7 gradi: la temperatura più alta della storia di questa città, che sorge nella valle del Mekong. Nella capitale Vientiane sono stati registrati 41,4 gradi. Situazione preoccupante anche in Thailandia dove la stazione agrometeorologica di Tak ha raggiunto la temperatura di 45,4 gradi, stracciando il record nazionale precedente raggiunto a Mae Hong Son il 28 aprile 2016 (44,6 gradi). E le temperature potrebbero salire ancora. Il clima insolitamente caldo ha anche provocato allarmi sanitari in Thailandia, a forte rischio i lavoratori edili e agricoli. Guardando avanti, si teme che le alte temperature possano continuare in Thailandia oltre i consueti mesi estivi, causando siccità e ripercussioni nei raccolti. Anche l’Asia centrale sta facendo i conti con il forte caldo, che avvolge in particolare Afghanistan, Pakistan e Turkmenistan: qui c’è stato un nuovo record mensile, con i 42,2 gradi registrati il 13 aprile a Uch-Adzhi. Non fa caldo però solo di giorno: in Asia centrale le temperature sono estremamente elevate anche di notte.