Metaverso, registrato il primo caso di molestie
Aggredita e palpeggiata nel mondo virtuale, la ricercatrice Nina Jane Patel ha denunciato la mancanza di tutele nella piattaforma di Horizon Worlds. E Meta è corsa ai ripari, implementando le funzioni protettive per impedire altri casi simili.
Aggredita da un branco. Palpeggiata. Costretta a subire molestie anche verbali. É una violenza di gruppo, guardando a modalità e “schema”, ma accaduta nel metaverso – dove i corpi non hanno volume, ma non per questo le azioni non hanno peso – ad essere stata denunciata dalla ricercatrice Nina Jane Patel, in fase di test di Horizon Worlds. Si tratta della prima molestia sessuale verificatasi nel metaverso di Meta.
Le molestie subite su Horizon Worlds dalla ricercatrice
La ricercatrice ha descritto nei dettagli l’attacco, verificatosi il 21 dicembre 2021. Patel stava testando da appena sessanta secondi la piattaforma Horizon Worlds, sorta di anticamera per il progetto metaverso di Mark Zuckerberg, quando il suo avatar è stato accerchiato da altri quattro, tutti maschili per fattezze e voci, che hanno iniziato a molestarla, prima verbalmente e poi anche fisicamente, sempre nel mondo virtuale s’intende. L’episodio non è da poco. Tempo fa, Meta aveva annunciato di voler costruire spazi virtuali “protetti” con distanze di sicurezza che impedissero situazioni e aggressioni simili. La decisione sarebbe nata proprio da quanto accaduto alla ricercatrice.
This week I shared my experience of #sexualharassment in Horizon Venues, with @mollclayton, News Reporter at the @DailyMailUK @MailOnline
The article highlights the need for change within the current state of the #Metaverse. https://t.co/KzkP6L4Ej1— Nina Jane Patel (@NinaJane_PhD) January 30, 2022
La reazione di Meta alla denuncia di molestie
Le parole della donna inizialmente non erano state recepite con la giusta attenzione, come se quell’aggressione non fosse la manifestazione di un problema più profondo, ma soltanto un gioco, da non prendere eccessivamente sul serio visto che era accaduto nel mondo virtuale. A Patel era stato detto solo che avrebbe potuto attivare la funzione safety prima di accedere alla piattaforma. L’accaduto ha imposto a Meta di correre ai ripari, tanto più che nel 2021 Instagram è stato pesantemente criticato per non aver garantito adeguata protezione alle sue utenti minorenni. E così ora Vivek Sharma, responsabile di Meta per il progetto Horizon Worlds, ha annunciato l’implementazione della funzione che limita le molestie sessuali per garantire un mondo virtuale più tutelato o, almeno, rassicurante.