L’Antitrust ha disposto che Meta «riprenda immediatamente le trattative, mantenendo un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza e provveda a fornire tutte le informazioni necessarie onde consentire a Siae di ripristinare l’equilibrio nel rapporto commerciale», al fine di cercare un’intesa sui corrispettivi legati all’utilizzo della musica italiana su Facebook e Instagram. L’Agcom ha ordinati nel contempo di ripristinare, «in modo pieno», la disponibilità dei contenuti musicali rimossi ora dai social, «per tutto il periodo necessario alla conclusione delle negoziazioni».

Meta ha rimosso da Facebook e Instagram il repertorio Siae
A inizio marzo l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Meta per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali. Il 16 marzo Meta ha poi rimosso da Facebook e Instagram il repertorio musicale amministrato da Siae.

La reazione di Meta e Siae alla decisione dell’Antitrust
Meta ha aperto al dialogo. «A dimostrazione del nostro impegno a portare avanti il tavolo delle trattative e a raggiungere una soluzione condivisa, invieremo a Siae un’ulteriore richiesta per prorogare il nostro accordo di licenza», ha dichiarato un portavoce: «Se Siae accetterà, potremo ripristinare la musica sulle nostre piattaforme nel corso delle trattative, garantendo così ad artisti e musicisti la piena tutela del diritto d’autore». E poi: «Crediamo sia importante collaborare con l’industria musicale e nel valore della musica italiana, ci auguriamo di poter trattare con Siae come già facciamo con altri titolari di diritti in Italia, come Soundreef». La Siae ha replicato tramite il presidente Salvatore Nastasi: «Fin dal primo giorno siamo stati convinti della bontà delle nostre ragioni a difesa degli autori ed editori italiani, sempre improntate all’equità e alla trasparenza, così come chiede anche la Direttiva europea. Siamo pronti a un accordo per rimettere i contenuti italiani sulle piattaforme di Meta e a negoziare in modo costruttivo, ma nel rispetto delle indicazioni dell’Antitrust, sulla base delle informazioni necessarie alla adeguata valorizzazione dei contenuti, nell’interesse degli autori italiani».