Non c’è pace per il giovane magnate Mark Zuckerberg che, dopo i licenziamenti di massa della sua società e i risultati non eccellenti dell’esperimento Metaverso, si troverà costretto a pagare una multa record per aver violato, con Meta, lo stringente regolamento europeo in materia di gestione di dati personali.
Multa record per Meta per violazione della privacy degli utenti europei
La multa all’azienda con sede centrale a Menlo Park, in California, è arrivata nelle scorse ore da parte del regolatore irlandese della privacy nell’Unione Europea per la gestione delle informazioni degli utenti (Dpc). L’accusa al gigante guidato da Zuckerberg è di aver trasferito dati dall’UE all’USA violando così la GDPR. Alla società è stato inoltre imposto di interrompere il trasferimento dei dati degli utenti negli Stati Uniti in un intervallo di tempo che va da oggi ai prossimi cinque mesi al massimo.
Non è la prima volta che il tema della violazione della privacy costa ad una multinazionale una multa salata. Già nel 2021 il Lussemburgo aveva costretto Amazon a pagare 746 milioni di dollari per il trasferimento illegittimo dei dati degli utenti. La sentenza che pesa su Meta però è ben più pesante: si parla infatti di 1,3 miliardi di euro richiesti per violazione dati. Mark Zuckeberg, ad ogni modo, non si arrende. In un comunicato, Meta ha infatti annunciato di voler fare ricorso per quella che considera una multa «ingiustificata e non necessaria». L’azienda farà inoltre richiesta ai tribunali preposti di sospendere gli ordini della Dpc.
Una situazione in divenire
Di recente, la società aveva dichiarato che si sarebbe aspettato l’arrivo di un nuovo patto per la gestione dei dati nell’Unione Europea prima di doversi ritrovare costretta a sospendere i trasferimenti. Proprio alla luce della delicata situazione, aveva in qualche modo minacciato il Vecchio Continente di voler interrompere i suoi servizi. Le istituzioni europee, nel frattempo, sono comunque al lavoro. Sembra infatti che un nuovo quadro per la protezione dei dati potrebbe essere pronto entro luglio 2023.