A novembre sono stati 11 mila. Adesso saranno altri 10 mila. Mark Zuckerberg ha annunciato ciò che era nell’aria e che i media americani avevano anticipato già nella prima settimana di marzo: il gruppo Meta taglierà ancora una grossa fetta del proprio comparto dipendenti. Un’operazione importante, in un anno, il 2023, che lo stesso CEO del colosso dei social aveva definito «l’anno dell’efficienza». Si partirà quindi con un «piano di ristrutturazione», con priorità ai progetti più grandi e riduzione anche delle assunzioni. Circa 5 mila posizioni aperte e ancora scoperte saranno chiuse: Facebook, Instagram e Whatsapp ridurranno sensibilmente le proprie squadre.

Zuckerberg: «Saluteremo colleghi di talento»
Il CEO di Meta ha scelto di scrivere un lungo post su Facebook, il suo social principale, in cui descrive quanto detto ai propri dipendenti già diversi giorni fa. «Nei prossimi mesi», spiega Mark Zuckerberg, «sarà annunciato un piano di ristrutturazione, cancellando i progetti a bassa priorità e riducendo il tasso delle assunzioni. Ho preso la difficile decisione di ridurre ulteriormente la dimensione del nostro team che si occupa della selezione e del reclutamento del personale. Sarà difficile. Significherà salutare colleghi di talento che sono stati parte del nostro successo». Il passaggio chiave del post è di poche righe: «Ci aspettiamo di ridurre le aziende di 10 mila persone e di chiudere circa 5 mila posizioni aperti per cui non abbiamo ancora assunto nessuno».
Il taglio a novembre ha coinvolto 11 mila dipendenti
«Avevo sperato che l’economia si stabilizzasse in modo più chiaro, ma non è così da ciò che vediamo e quindi dobbiamo muoverci in modo prudente», aveva dichiarato Mark Zuckerberg a fine 2022. A novembre sono stati mandati a casa 11 mila dipendenti in tutto il mondo. Un contraccolpo importante, dovuto alle gravi perdite in borsa, al mancato decollo del Metaverso, diventato quasi un autogol, e alla crisi dell’intero comparto delle Big Tech. Come Meta, anche Twitter, Amazon e altri colossi di internet continuano a licenziare personale i ogni parte del pianeta.
