Il medico che aveva in cura Andrea Bonafede, alias Matteo Messina Denaro, risulta indagato dagli organi competenti nell’ambito dell’arresto del boss di Cosa Nostra avvenuto ieri mattina. Per decenni, l’uomo è stato medico di base a Campobello di Mazara, il paese in cui è stato scoperto il covo dell’ex latitante.
Medico di Messina Denaro indagato
Si tratta di Alfonso Tumbarello, 70 anni e in pensione da dicembre 2022. Fino a quel momento, ha svolto la professione di medico di medicina generale nel paesino del trapanese e, per molto tempo, ha avuto in cura due pazienti con lo stesso nome – Andrea Bonafede. Uno era quello vero, di professione geometra e senza particolari problemi di salute. L’altro era il capomafia che aveva preso in prestito la sua identità. A quest’ultimo, Tumbarello aveva prescritto ricette, dato farmaci e consigliato visite specialistiche e terapie. Come emerso dalla sua cartella clinica, il boss aveva infatti subito due interventi per cancro e doveva sottoporsi ad una sfilza di cure tra cui un pesante ciclo di chemioterapia.

Può essere un singolare caso di omonimia in un paese in cui tutti si conoscono? Secondo i magistrati di Palermo potrebbe non essere così, tanto che hanno iscritto il medico nel registro degli indagati con l’accusa di procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso. Lo stesso reato per cui è stato arrestato Giovanni Luppino, autista e favoreggiatore che ieri mattina si trovava con Messina Denaro. I Carabinieri hanno perquisito le abitazioni di Campobello, di Tre Fontane e l’ex studio del medico che è anche già stato interrogato dai militari.

L’oncologo: «Prognosi infausta accolta con dignità»
Intanto, spuntano nuovi dettagli sulla malattia dell’ex latitante resi noti da Vittorio Gebbia, responsabile dell’oncologia medica della clinica La Maddalena dove è avvenuto l’arresto dell boss più ricercato d’Italia. Il sanitario ha parlato di una «prognosi infausta accolta con grande dignità», di «piena consapevolezza delle sue condizioni di salute» e di mancanza di atteggiamenti che potessero destare sospetti.