Matteo Messina Denaro è affetto da un adenocarcinoma mucinoso del colon. A rivelarlo è la cartella clinica pubblicata da Adnkronos e che porta i dati dell’alias scelto dal boss latitante, arrestato in mattinata, Andrea Bonafede. Nel referto istologico si legge, appunto dell’adenocarcinoma, una forma di tumore aggressivo, che il boss ha al colon. L’arresto nella mattinata di oggi è arrivato proprio in una clinica di Palermo, La Maddalena, un’eccellenza siciliana e italiana nella lotta al tumore.

La cartella clinica: «Tumore aggressivo e ulcerato»
Adnkronos pubblica un referto istologico con data 24 novembre 2020. Il medico a firmarlo è il dottor Michele Spicola, un patologo dirigente dell’Asp di Trapani, all’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Nel documento, in cui si leggono anche la data di prelievo e quella di accettazione, rispettivamente il 13 e il 17 novembre dello stesso anno, si legge di cos’è affetto Andrea Bonafede, l’alias di Messina Denaro. L’«Adenocarcinoma mucinoso del colon» è aggressivo e «ulcerato, con pattern di crescita di tipo infiltrativo». Il referto prosegue: «La neoplasia infiltra la parete delle viscere a tutto spessore, interessando anche la sottosierosa e focalmente la sierosa». Ricercato da decenni, Matteo Messina Denaro era in realtà in clinica a farsi controllare, in piena pandemia.
La carta d’identità del 2016
Adnkronos ha pubblicato anche la carta d’identità falsa utilizzato da Matteo Messina Denaro. Il documento evidenzia i dati dell’alias. Andrea Bonafede è nato a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, il 23 ottobre 1963 e risiedeva al numero 54 di via Marsala, nella stessa Campobello di Mazara, vicino alla Castelvetrano in cui è nato il boss. Professione: geometra. Tra gli altri dati anche l’altezza, 178 centimetri, e gli occhi castani, oltre a non aver evidenziato alcun segno particolare. Poi la data di emissione e di scadenza: l’8 febbraio 2016 è stato fatto il documento, che invece sarebbe scaduto il 23 ottobre 2026.
