Messaggi di pace al posto delle etichette dei prezzi in un supermercato di San Pietroburgo. Alexandra Skochilenko, artista e musicista russa, rischia ora 10 anni di carcere e fino a 30 mila euro di multa per aver diffuso informazioni non autorizzate sulla guerra in Ucraina. La 31enne non è nuova alle autorità, che anche lo scorso 24 febbraio l’avevano multata per aver preso parte alle proteste in piazza a seguito dell’invasione delle truppe di Putin nel territorio ucraino.
Absolutely insane. St. Petersburg artist Alexandra Skochilenko is placed in remand prison pending felony prosecution for spreading “false information” about Russia’s military by swapping in war facts on price tags at a local grocery store. A customer reported her to the police. pic.twitter.com/noDIeHIZOj
— Kevin Rothrock (@KevinRothrock) April 13, 2022
L’artista russa ha piazzato messaggi al posto delle etichette dei prezzi
Il tribunale distrettuale di San Pietroburgo ha stabilito per l’artista una custodia cautelare fino al 31 maggio in quanto, non vivendo al suo indirizzo ufficiale, potrebbe fuggire da un momento all’altro. Il reato risale allo scorso 31 marzo. Secondo l’accusa Skochilenko avrebbe sostituito ai cartellini dei prezzi in uno dei supermercati della città diversi messaggi in favore della pace in Ucraina. L’artista avrebbe inoltre lasciato sugli scaffali dei prodotti alcuni pezzetti di carta sull’attacco aereo dello scorso 16 marzo al teatro di Mariupol, violando così la legge contro le fake news imposta da Mosca.

«Il suo è odio politico verso la Russia», hanno dichiarato le autorità, giustificandone l’arresto. Skochilenko ora rischia una multa fino a 3 milioni di rubli (circa 30 mila euro), ma soprattutto un periodo di detenzione dai 5 ai 10 anni. Il Cremlino infatti ha imposto a chiunque di definire la guerra in Ucraina «un’operazione militare speciale», minacciando i trasgressori con 15 anni di carcere nei casi più severi.
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L’arresto del 24 febbraio per le proteste in piazza
Alexandra non è nuova alle autorità. Già lo scorso 24 febbraio, data di inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, era scesa in piazza per protestare contro Vladimir Putin. A seguito delle sue azioni era stata sanzionata con una multa di 10 mila rubli (110 euro) e aveva trascorso una notte in cella. «Sono stata appena rilasciata», aveva scritto su Instagram, lamentando il trattamento dei secondini. «Ci hanno svegliato continuamente di notte, le celle erano sporche e imbrattate di escrementi, inoltre non avevamo biancheria o coperte».

Tre giorni fa aveva condiviso sul suo profilo Instagram anche diversi scatti di un evento benefico in favore della pace. «Guardate quante persone premurose non hanno avuto paura di partecipare», ha scritto la ragazza. «Grazie a tutti per il vostro coraggio».