Yevgeny Prigozhin ed Erik Prince: due nomi poco conosciuti, dietro i quali stanno due delle più note compagnie militari private al mondo, la Wagner e l’Academi, quest’ultima erede diretta della Blackwater. I mercenari sono sempre esistiti e non sono certo un’invenzione né russa né statunitense, anche se oggi si chiamano contractor. Ma esattamente come in passato fanno il lavoro sporco per conto terzi: Wagner per il Cremlino, Academi, costola della holding Constellis dal 2014, per la Casa Bianca. Entrambe le società sono impegnate sullo scacchiere mondiale, più o meno ufficialmente, dove i loro servizi sono richiesti e ovunque ben pagati.

Gli affari di Prigozhin, il cuoco di Putin
La storia di Prigozhin è più recente, visto che la Russia ha impiegato un po’ di tempo a uscire dal pantano della transizione postcomunista del decennio sotto Boris Yeltsin (1991-2000) e solo con Vladimir Putin negli ultimi 15 anni ha recuperato un ruolo attivo militare, regolare e non, al di fuori dei propri confini. Quello che è stato definito il cuoco di Putin, per i suoi inizi a San Pietroburgo come imprenditore della ristorazione ai tempi delle prime frequentazioni con il futuro inquilino del Cremlino, è uscito allo scoperto, o quasi, solo qualche anno fa, quando Wagner era già attiva in Ucraina e in Siria. In realtà che sia il finanziatore dei mercenari russi è una verità non ufficiale, visto che un alone di mistero continua ad aleggiare sull’intera compagnia. Il Cremlino nega ovviamente qualsiasi vicinanza con Wagner e la considera alla stessa stregua di altre Pmc (Private military company) che agiscono in scenari di guerra al fianco degli attori regolari.

Dalla Siria all’Ucraina fino alla Libia e al Sudan: i teatri dove opera Wagner
Il nome deriva da quello che è considerato il suo fondatore, Dmitri Utkin, ex tenente colonnello del Gru, il servizio segreto militare russo, nome di battaglia appunto Wagner per la sua passione per le opere del compositore tedesco. Dopo le prime apparizioni dal 2014 in Siria e in Ucraina, a fianco dei separatisti che avevano dichiarato l’indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, Wagner, registrata in Argentina poiché in Russia i gruppi paramilitari privati sono vietati, è apparsa in tutti i teatri caldi, soprattutto quelli africani, dalla Repubblica centrafricana al Mali, dalla Libia al Sudan. Ma anche Armenia e Venezuela, a supportare i tradizionali alleati di Mosca. La fama di Wagner non è delle migliori, ma è una questione di prospettiva: nonostante le Nazioni Unite e l’Alto commissariato per i diritti umani abbiano più volte, l’ultima questa settimana, accusato i mercenari russi di svariate violazioni, i loro servizi sono sempre più richiesti. Il modello è quello di chi questo lavoro lo fa ormai, da decenni: Academi.
Blackwater e l’intervento in Iraq nel 2004
Anche Blackwater, arrivata alla ribalta durante le operazioni in Iraq dal 2004 e i relativi eccessi con civili finiti ammazzati, non piace per i metodi poco ortodossi, ma questo è appunto il suo mestiere. Poco contano quindi le lamentele dell’Onu o di Amnesty International e il primo a saperlo è appunto Eric Prince, l’ex Navy Seal che nel 1997 ha fondato la più famosa Pmc del mondo. Se per Wagner e Prigozhin il filo diretto con il Cremlino è un segreto di pulcinella, che Blackwater, Academi e Constellis (in cui nel corso degli anni sono entrate anche altre Pmc come Centerra e Triple Canopy) siano legate a Washington è ufficiale. Il fatto che da sempre questi mercenari vengano chiamati contractor non li differenzia dai russi, dai tedeschi di Asgaard o dagli inglesi di Armor.

Prince e i legami con il Partito repubblicano e la famiglia Bush
Prince ha creato Blackwater alla fine degli Anni 90 e ha subito iniziato a lavorare per il governo americano sugli scenari mediorientali, Afghanistan e Iraq innanzitutto. L’ex Navy Seal – a differenza del fondatore di Wagner Utkiv che era sì un colonnello, ma povero in canna ed è per questo che si è appoggiato al cuoco di Putin – ha finanziato da sé il suo progetto, attingendo alle risorse di famiglia, non poche visto che il padre Edgar era un miliardario del Michigan (la sua compagnia alla sua morte nel 1995 fu venduta per quasi un miliardo e mezzo di dollari) e grande sponsor del Partito repubblicano. Della famiglia Bush, insomma, quella che ha portato alla Casa Bianca George Walker, il presidente che ha avviato le campagne in Afghanistan e Iraq. La sorella di Eric Prince, Betsy de Vos, è stata segretaria di Stato all’educazione durante la presidenza di Donald Trump. Blackwater però è stato tutto tranne che un’impresa familiare in senso stretto, ed è diventata un perno di quell’industria americana della guerra che negli ultimi 20 anni si è sempre più concentrata intorno al gigante Costellis, al cui confronto Wagner è un manipolo di dilettanti. Eric Prince ha anche fondato un’altra società a Hong Kong, la Frontier Service Group, che si occupa soprattutto della sicurezza degli affari cinesi in Africa e secondo il Rapporto Mueller, che ha scandagliato le interferenze russe prima delle elezioni che hanno portato Trump alla casa Bianca, avrebbe avuto contatti di recente con Kirill Dimitriev, amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti, sullo sfondo della presenza russa in Libia. Ma questa è un’altra storia.