A un anno dalla scomparsa, avvenuta il 25 novembre dello scorso anno, potrebbe essere stato messo il primo passo per la realizzazione dell’ultimo desiderio di Diego Armando Maradona. È quanto scrivono i familiari nel profilo Instagram ufficiale del Pibe de oro: «Oggi uno dei tuoi ultimi desideri inizia ad avverarsi». Una frase allegata a un’immagine, un documento per essere più precisi. Si tratta della lettera scritta dagli eredi e dall’amministratore della successione di Diego, Sebastian Baglietto, indirizzata direttamente al vicepresidente di Buenos Aires, Augustìn Forchieri. La richiesta è quella di realizzare il Memorial Maradona.
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Cos’è il Memorial Maradona
Il Memorial Maradona sarebbe la concretizzazione di una delle ultime volontà espresse dal Pibe de Oro prima della sua scomparsa. Ossia la realizzazione di un luogo in cui depositare le spoglie del campione argentino, sempre accessibile per chiunque voglia andare a ricordarlo. All’interno del documento si parla di «un luogo di riposo eterno dove il fuoriclasse possa essere visitato e ricevere il riconoscimento e l’amore dei milioni di persone. Le stesse che lo ricordano quotidianamente con i mezzi più svariati». Attualmente, infatti, il corpo di Diego Maradona è sepolto all’interno del cimitero di Bella Vista, in provincia di Buenos Aires, ma l’accesso è riservato solo a parenti e amici stretti. «A un anno dalla scomparsa», si legge nella lettera, «i suoi eredi vogliono omaggiarlo e onorarlo dando vita al suo ultimo desiderio».
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Diego Armando Maradona: a Napoli inaugurata la statua in suo onore
Stamattina, intanto, a Napoli, nel piazzale di fronte lo stadio che ora porta il suo nome, è stata inaugurata e mostrata ai tifosi la statua in ricordo del campione argentino. Alla cerimonia erano presenti centinaia di tifosi, ma non sono mancate le critiche al monumento. Da una parte c’è chi ha sottolineato come il pallone sembri più vicino al piede destro che al sinistro, quello naturale di Diego, dall’altra qualcuno avrebbe voluto un’apertura delle recinzioni per poter avvicinarsi ulteriormente a quello che è tuttora considerato un campione del popolo. Al termine dell’installazione, gli ex compagni Giuseppe Bruscolotti e Bruno Giordano si sono arrampicati per mettere la fascia di capitano al braccio della statua. Un modo per esprimere ulteriore riconoscenza a un calciatore che ha regalato alla città i momenti più importanti della sua storia sportiva.