Giorgia Meloni fa il punto su quella che definisce «una settimane di polemiche» e «di clima a tratti non piacevole». Nel consueto momento del lunedì in cui sul proprio profilo Facebook pubblica Gli appunti di Giorgia, la premier analizza i temi del momento e racconta «il lavoro che abbiamo fatto nell’ultima settimana, intensa, in cui abbiamo portato avanti diversi confronti». Tra gli argomenti di cui si è discusso di più c’è anche quello legato al bonus cultura. La 18app potrebbe cambiare volto e la stessa presidente del Consiglio ammette che «va rivista». Uno dei modi in cui potrebbe essere modificato riguarda l’inserimento di un limite di reddito.

Meloni su 18app: «Più impattante su redditi bassi»
Abolirlo? No, modificarlo. Il bonus cultura rivolto ai 18enni potrebbe restare anche col nuovo governo, purché cambi volto. E a spiegarlo è stata proprio Giorgia Meloni: «Negli ultimi giorni molta polemica è stata fatta sul famoso bonus ai 18enni per la cultura: si dice che “noi vogliamo abolirlo”, in realtà non vogliamo farlo. Il ministro Sangiuliano sta lavorando a una carta cultura, però sicuramente 18app è una misura che va rivista. Innanzitutto perché questi 500 euro al compimento dei 18 anni vengono riconosciuti a tutti, indipendentemente dal reddito». La soluzione è inserire le fasce di reddito, spiega la premier, che parla di come le fasce alte possano rinunciare al bonus e «penso che la stessa misura, concentrata su redditi più bassi, possa essere molto più impattante. Quindi credo vada introdotto un limite nel reddito di chi accede a questa misura».
18app: per Meloni va definito meglio cosa si può acquistare
Il dibattito sul bonus cultura, però, riguarda anche com’è possibile spenderlo. Meloni spiega che vanno «meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare un po’ sulle truffe. Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale: i giovani e la cultura».

Migranti e pos tra le «polemiche» della settimana
Tra i temi centrali, infine, Meloni cita migranti e pos. Sull’immigrazione chiarisce che «si parla di un cambio di rotta del governo: assolutamente no. Il governo non intende cambiare posizione, la nostra posizione rimane sempre la stessa: in Italia non si entra illegalmente, si entra solo legalmente. Vogliamo combattere il traffico di essere umani, gli ingressi illegali e le morti in mare. Non vogliamo continuare a favorire i trafficanti di esseri umani». E la premier difende anche il tetto ai contanti spiegando che «Bankitalia in audizione alle commissioni competenti non abbia mosso particolari critiche sulle principali misure di questa manovra. Puramente c’è stata una polemica, o diciamo un approccio critico, sulle nostre misure sul tema dell’aumento del contante e l’obbligo del Pos».