Nuova sparata dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, oggi vicepresidente del Consiglio di sicurezza: «Perché l’Ucraina scomparirà? Perché nessuno ne ha bisogno», ha scritto sulla sua pagina su VKontakte, aggiungendo che né l’Europa, né gli Stati Uniti, né l’Africa e l’America Latina, né l’Asia, né la Russia hanno bisogno della repubblica post-sovietica.
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«L’Ucraina non è necessaria nemmeno per i suoi stessi cittadini»
«L’Ucraina, guidata dall’élite nazista, non è necessaria nemmeno per i suoi stessi cittadini», ha proseguito Medvedev. «La nuova Piccola Russia del modello del 1991 è costituita da territori tagliati artificialmente, molti dei quali sono originariamente russi, strappati accidentalmente nel corso del 20esimo secolo». Il riferimento è alla Piccola Russia (o anche Piccola Rus), nome storico di alcune terre dell’Ucraina conquistate durante il periodo zarista. Dal 1796 al 1802 è esistito inoltre il Governatorato della Piccola Russia, che occupava parte del territorio dell’odierna Ucraina con capitale Černigov (oggi conosciuta principalmente come Černihiv).
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«I russi sono costretti a vivere in costante ansia e paura in Ucraina»
«Su questi territori vivono milioni di nostri connazionali», ha scritto poi Medvedev. Secondo l’ex presidente russo sarebbero più di 20 sui 44 milioni di abitanti totali del Paese, dove «sono costretti a vivere in costante ansia e paura» e non dallo scoppio della guerra il 24 febbraio 2022. I russi d’Ucraina da anni per Medvedev subirebbero discriminazioni da parte delle autorità di Kyiv: «Sono loro che stiamo proteggendo nel corso dell’operazione militare speciale, distruggendo senza pietà il nemico». Ma i pezzi di Russia, chiamati Ucraina in base ai confini del 1991, ha ribadito, «sono solo un malinteso generato dal crollo dell’Urss». Per questo, ha chiuso, «abbiamo bisogno della Grande Russia e non della sotto-Ucraina».