Senza un parquet
Le eliminazioni delle formazioni di basket e volley. E ancora le assenze della nazionale di calcio e del Setterosa confermano il rapporto conflittuale tra i team azzurri e le olimpiadi. La tradizione racconta di pochi lampi e tante delusioni.
Niente da fare per l’Italia del basket, eliminata da una Francia apparsa più forte nei quarti nel torneo olimpico di Tokyo. Idem per gli Azzurri del volley, superati dall’Argentina a un passo dalla semifinale, sebbene per loro il traguardo apparisse maggiormente alla portata (e fuori ai quarti il 4 agosto anche le ragazze del ct Mazzanti) Comunque la si veda, nella settimana dei Giochi dedicata alla fase calda degli sport di squadra fin qui sono arrivate solo delusioni cocenti. È la conferma di una tradizione fatta di grandi lampi e dolorose sconfitte, arrivate spesso quando le nazionali si presentavano ai nastri di partenza con i gradi di favorite. Dal calcio alla pallavolo, dal basket alla pallanuoto ecco come sono andate le rassegne a 5 cinque cerchi per i colori azzurri.
Ragazzi, grazie. Anche nella sconfitta siete stati GRANDI. Una squadra splendida, una squadra #ItaliaTeam. 💙🏀 #StuporMundi | #Tokyo2020 | @Italbasket pic.twitter.com/UMsZOieXrt
— ItaliaTeam (@ItaliaTeam_it) August 3, 2021
Le medaglie amare dell’Italvolley
Il mancato oro della Generazione di fenomeni della pallavolo rimane uno dei principali dolori del nostro sport olimpico. Una squadra favolosa, quella guidata da Velasco: a partire dal 1989 Zorzi, Lucchetta, Bernardi, Gardini, Giani e compagni hanno danno vita a un ciclo di successi eccezionale, con trionfi in Europei, Mondiali (tre di fila tra il 1990 e il 1998) e World League, a cui, però, è sempre mancato l’alloro olimpico. Eliminata ai quarti dall’Olanda a Barcellona ‘92, l’Italia del volley quattro anni dopo ad Atlanta si è dovuta accontentare dell’argento, superata dagli stessi avversari. Tanta tradizione ma niente oro per il nostro movimento, già bronzo a Los Angeles 1984 e poi di nuovo a Sydney 2000 e Londra 2012, medaglia d’argento a Pechino 2004 e Rio 2016, sconfitto all’ultimo atto in entrambi i casi dal Brasile. L’augurio è che vada meglio alle donne, ad oggi mai a medaglia in un’Olimpiade ma domani 4 agosto (ore 10 italiane) impegnate contro la Serbia in un complicato quarto di finale. Paola Egonu e compagne avranno il compito di mantenere fede ad aspettative elevate, confortate da una prima parte di torneo disputata su livelli alti e poi parzialmente ridimensionate dalle sconfitte contro Cina (3-0) e Stati Uniti (3-2).
Italbasket, bis d’argento
Due le medaglie conquistate dagli Azzurri del basket, la prima a Mosca 1980, la seconda a Pechino 2004. Stesso metallo, l’argento, due storie molto diverse. 41 anni fa, a livello di club l’Italia di Meneghin era infatti una superpotenza della pallacanestro continentale e in finale fu battuta dalla Jugoslavia, in un torneo in cui mancavano gli Stati Uniti, assenti per boicottaggio nei confronti dei paesi dell’ex Unione Sovietica. Nel 2004, il risultato fu decisamente più a sorpresa: l’Italia cinque anni prima era diventata campione d’Europa, ma c’era stato nel frattempo un cambio generazionale e, soprattutto, al torneo olimpico era presente anche il Dream team Usa. L’Italia, guidata da Pozzecco sul parquet e Recalcati in panchina, superò in una memorabile semifinale la Lituania, ma poi si arrese alla fortissima Argentina di Scola, Ginobili e Nocioni. Tre in totale le partecipazioni per la selezione femminile, a cui non ha fatto seguito nessuna medaglia.
Italia, superpotenza della pallanuoto
A differenza di basket e volley gli Azzurri della pallanuoto, non a caso conosciuti come Settebello, sono riusciti a vincere l’oro olimpico. Per ben tre volte: 1948, 1960 e 1992. Guidato da Rudic, il mito del Settebello ha raggiunto l’apice negli Anni Novanta, quando è riuscito a conquistare il Grande Slam di vittorie, iniziate con l’oro di Barcellona e proseguite con Europei, Coppa del Mondo e Mondiali nel giro di un triennio. Nella sua storia olimpica il Settebello, presente a Tokyo, ha conquistato anche due argenti (1976, 2012) e tre bronzi (1952, 1996, 2016). Adesso la formazione allenata da Sandro Campagna, completato al secondo posto il girone eliminatorio, tenta l’assalto al podio. Il primo ostacolo sulla strada verso una medaglia sarà la Serbia. La sfida, valida per i quarti di finale, è in programma domani, mercoledì 4 agosto, alle 11.20 italiane. In Giappone non si è visto invece il Setterosa, che ha fallito la qualificazione ai Giochi Olimpici. Eppure, le ragazze della nostra pallanuoto sono storicamente una delle compagini più forti nel panorama internazionale. Quattro le partecipazioni alle Olimpiadi su sei a disposizione (la pallanuoto femminile è presente da Sydney), due i podi: oro ad Atene 2004 con vittoria sulle padrone di casa della Grecia, argento a Rio de Janeiro, superate solo dagli Stati Uniti.
Calcio, l’oro degli studenti di Pozzo
L’altro sport di squadra in cui l’Italia si è aggiudicata una medaglia, e che medaglia, è il calcio. L’anno è il 1936, la città Berlino, nei famosi Giochi Olimpici delle vittorie di Jesse Owens che infastidirono Hitler. Ebbene, l’Italia vinse la medaglia d’oro in un’edizione che cadde tra i primi due trionfi azzurri ai Mondiali, ma in Germania il commissario tecnico Vittorio Pozzo non schierò in campo campioni del calibro di Meazza, Piola o Schiavio. All’epoca, il torneo era riservato ai giocatori dilettanti e così l’Italia si presentò con una formazione di studenti non professionisti, che conquistò la vittoria trascinata dalla talentuosa (e occhialuta) ala destra Annibale Frossi, acquistata dall’Inter al termine della rassegna a cinque cerchi. Bisognerà poi aspettare il 2004 per festeggiare un’altra medaglia, di bronzo grazie al successo per 1-0 contro l’Iraq.